Dolore e sgomento nel centro sportivo Delphina Sporting Club di Caivano, comune in provincia di Napoli, per la tragica scomparsa di Mario Riccio, il 17enne di Casalnuovo stroncato da un malore durante uno dei suoi allenamenti settimanali. Nonostante il massaggio cardiaco, la respirazione bocca a bocca e l’utilizzo di un defibrillatore, non c’è stato nulla da fare.
Erano da poco passate le 16 di martedì scorso quando Mario era entrato in acqua insieme ad altri amici per la consueta sessione d’allenamento (l’altra è in programma di giovedì). Poche bracciate, poi la tragedia. Mario non si muove come sempre, il suo istruttore, Mario Cerbone, se ne accorge e subito interviene in suo soccorso. Il giovane viene portato a bordovasca e iniziano le prime operazioni di soccorso. Tutte vane perché non servono a salvargli la vita.
Ora sulla sua morte sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Casoria coordinati dalla procura di Napoli nord diretta da Francesco Greco. Il pubblico ministero Rosanna Esposito ha disposto il sequestro giudiziario della salma per effettuare l’esame autoptico ed accertare le cause che hanno portato al decesso del giovane. L’autopsia verrà effettuata nelle prossime ore all’Istituto di medicina legale del Policlinico federiciano. Occorrerà stabilire se la morte cardiaca del 17enne era diagnosticabile e se la struttura sportiva ha adottato tutte le misure di sicurezza e di pronto intervento per salvare la vita del giovane.
Mario faceva nuoto a livello agonistico ed era tesserato con la società Acquachiara del presidente Franco Porzio che così ha commentato la tragica scomparsa: “Mario, da quello che mi hanno raccontato, era un ragazzo serio e volenteroso, si impegnava negli allenamenti e gli stessi erano commisurati al suo fisico. So anche che i soccorsi sono stati immediati. E’ una tragedia immane”.


