Antonietta Gargiulo dopo il risveglio non ricordava nulla. Dopo una settimana di coma indotto la donna ha ripreso conoscenza, intraprendendo con i medici e in particolare lo psicologo un percorso terapeutico al fine di comunicarle che le sue figliolette non sono più in vita.
La famiglia le è sempre stata vicina, la 39enne ha dovuto realizzare di trovarsi in un letto d’ospedale e di aver subito una violenta aggressione dal marito, Luigi Capasso. Le due psicologhe del San Camillo hanno anche dovuto comunicarle di quello che è avvenuto in quella terribile giornata e che l’uomo ha ucciso a sangue freddo le bambine. La sua reazione è stata inaspettata, Antonietta è rimasta di pietra, non ha nemmeno pianto, come se fosse sprofondata.
Lo staff medico aveva già supposto che a causa del trauma al risveglio poteva non ricordare nulla, quegli attimi di terrore sono stati cancellati dallo choc e dalla settimana di incoscienza. L’anestesista l’ha informata delle sue condizioni cliniche e della ricostruzione alla mandibola effettuatele a seguito del colpo di pistola. Per il medico il peggio è passato e quindi presto potrà uscire dalla terapia intensiva.
La famiglia al completo arrivata da Melito di Napoli non è mai andata via, non l’ha mai lasciata sola e sarà ora la chiave per la salvezza di quella donna. L’informazione le è stata data ieri, su volere appunto della famiglia, prima dei funerali di Alessia e Martina che si svolgeranno oggi a Cisterna.
