Voce di Napoli | Navigazione

Carabiniere uccide le figlie a Latina, come e quando sono morte le due bambine

Luigi Capasso ha sparato questa mattina alla moglie, Antonietta Gargiulo, 39 anni, poi è salito in casa dove si trovavano le due figlie di 8 e 12, Alessia e Martina, ha ucciso le bambine e, dopo una trattativa con i carabinieri, si è tolto a sua volta la vita. E’ questa la tragedia che è avvenuta questa mattina presto a Cisterna di Latina dove appuntato in servizio a Velletri, ma residente a Cisterna di Latina, ha compiuto una strage.

I carabinieri hanno scoperto i corpi alle 14.30 dopo aver fatto irruzione in casa con un corpo speciale, dopo circa un’ora dall’interruzione della trattativa. “Le bambine come temevamo sono morte verosimilmente da questa mattina“, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Latina Gabriele Vitagliano che in tarda mattinata proprio a questo proposito aveva espresso il suo timore: “Visto il lungo tempo trascorso temiamo per il peggio ma non abbiamo ancora notizie sulle bambine”. Vitagliano aveva definito Capasso “in stato di forte agitazione e non perfettamente limpido nel suo ragionare in questo momento” e aveva spiegato che il militare non aveva altre armi oltre alla pistola di ordinanza. Sul posto anche il pm Giuseppe Bontempo.

L’uomo è originario di Napoli, del quartiere Secondigliano, e ha sparato prima la moglie per cinque volte. La vittima è stata trasportata in gravissime condizioni al San Camillo di Roma. Al momento è ricoverata in prognosi riservata. Le pallottole, sparate dalla pistola d’ordinanza del carabiniere, sono tutte fuoriuscite.