Era una figura storica dell'università. Non sedeva dietro una cattedra ma tra gli studenti, con i quali ha condiviso tanti percorsi accademici
Sono passati diversi anni dai tempi dell’università, tuttavia è impossibile dimenticare Giulia Venezia D’Anna. Arrivava puntuale ai corsi di Sociologia, al massimo in anticipo. La trovavi già li, seduta in aula e pronta a prendere appunti.
Non nascondo che all’inizio la vista di quella donna anziana suscitava tra i più giovani una certa curiosità. Tutti si sono chiesti almeno una volta che cosa ci facesse Giulia all’università, a quell’età, invece di godersi le giornate in modo diverso.
Ma poi è bastato osservarla, ascoltarne gli interventi durante le lezioni, scambiarci qualche chiacchiera tra una pausa e l’altra durante le quali Giulia era solito fumarsi una sigaretta appoggiata al suo bastone.
A quel punto tutto era chiaro. Semplicemente Giulia aveva sete e fame, sete di conoscenza e fame di approfondire. Era iscritta all’università per continuare ad apprendere, riuscire a laurearsi vincendo la sfida con gli anni che aveva.
In realtà Giulia aveva già vinto, non so quante persone prossime agli 80 anni sono in grado di rimettersi in discussione in un contesto così giovanile. Eppure vi si trovava talmente a suo agio, forse anche di più dei ragazzi che frequentavano normalmente l’ateneo.
Giulia non mancava mai, con la pioggia e con il sole, con il freddo e con il caldo afoso di luglio, quando tutti non vedevano l’ora di partire per le vacanze dopo aver dato gli ultimi esami. Era inarrestabile, nonostante la calma e la serenità che l’ha sempre contraddistinta.
Giulia si è laureata a pieni voti lo scorso anno poi, quasi come a compimento di un percorso, è volata via. Ha deciso di salutarci per sempre una manciata di ore fa, riuscendo anche a sconfiggere lo scorrere del tempo.
Il suo insegnamento è indelebile. Il suo esempio immortale. La sua è una storia che va raccontata a tutti i giovani, in un mondo in cui la voglia di “rottamare” i più grandi è diventata un dogma. Il messaggio che Giulia ha trasmesso è più importante di qualsiasi lezione che un docente possa fare ad un suo studente.

I messaggi d’affetto e stima per Giulia