Ora la società spieghi cosa è successo in questo folle mese di gennaio
Il mercato del Napoli si è concluso senza nessun colpo in entrata, eccezion fatta per il 22enne francese Zinédine Machach (centrocampista offensivo) prelevato dal Tolosa. Poi tanti i nomi accostati alla squadra di Sarri ma alla fine Cristiano Giuntoli non è riuscito a chiudere alcuna trattativa.
Il direttore sportivo del Napoli esce decisamente ridimensionato da questa sessione invernale di calciomercato. Non c’entra solo il rifiuto di Verdi dopo settimane di attesa. C’entra la mancanza di un piano B che si è rivelato poi fondamentale. Il Napoli è stato capace di non spendere il tesoretto presente in cassa (circa 30 milioni) e addirittura di indebolirsi con le cessioni in prestito di Maksimovic e Giaccherini. Due giocatori fuori dal progetto di Sarri ma che almeno facevano numero all’interno della rosa azzurra.
L’ultimo giorno di calciomercato ci ha offerto una Napoli quasi disperato nella ricerca al colpo finale. Chi era all’Hotel Melià di Milano ha visto un Cristiano Giuntoli particolarmente nervoso. Dopo le 23, c’è stato anche qualche suo collaboratore che si è lasciato andare a qualche imprecazione per il mancato arrivo di Matteo Politano.
La società azzurra c’ha provato fino alla fine a convincere un Sassuolo diventato improvvisamente una grande squadra, che addirittura si permette di rifiutare i circa 25 milioni di euro offerti per un giocatore di 25 anni che in serie A non rappresenta sicuramente un crack. Un atteggiamento ambiguo quello della società emiliana.
A mercato chiuso, sarebbe opportuno che uno tra De Laurentiis e Giuntoli esca alla scoperto e spieghi come sono andate le cose. Faccia chiarezza insomma. Il Napoli, primo in classifica, è apparso ancora una volta una società poco pronta a gestire determinate situazioni. Cristiano Giuntoli nei suoi tre anni in azzurro ha aperto bocca rarissimamente. Questa volta però è chiamato ad esporsi, a metterci la faccia e a spiegare il perché del folle assalto a Politano a cifre decisamente fuori mercato per un giocatore di quella portata. Arrivare addirittura ad offrire 25 o 28 milioni più il prestito di Ounas lascia un tantino interdetti. E’ vero: a gennaio le valutazioni lievitano perché i club non vogliono privarsi a metà stagioni dei loro giocatori migliori.
Una situazione che fotografa appieno il mercato del Napoli fatto di poca programmazione e alternative valide. Da spiegare anche la questione relativa al tedesco Younes. Venire in Italia, fare le visite medica a Villa Stuart a Roma, assistere domenica alla gara tra Napoli e Bologna e poi tornare in Germania per “seri problemi familiari” ci può stare. Rimandare però il trasferimento a giugno è decisamente altra cosa. Occorre spiegare bene il perché di una decisione così drastica.