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Calcio in lutto: addio ad Azeglio Vicini, il ct delle notti magiche

Se ne è andato all’età di 84 anni Azeglio Vicini, l’ex commissario tecnico della Nazionale italiana in carica dal 1986 al 1991.

Vicini è morto martedì nella sua abitazione di via Aldo Moro, a Brescia. Avrebbe compiuto 85 anni il 20 marzo. Da giocatore, tra gli anni ’50 e ’60, indossò le maglie di Vicenza, Sampdoria e Brescia. Dalla allenatore invece guidò il Brescia per una stagione (1967-68), poi iniziò la trafila con le giovanili della Nazionale guidando prima l’under 23 e poi l’under 21.

Nel 1986, dopo il Mondiale in Messico, il grande salto: Vicini divenne il commissario tecnico della prima squadra. Agli europei del 1988 in Germania, arriva fino alla semifinale dove sotto una pioggia battente a Stoccarda viene sconfitto per 2-0 dall’Unione Sovietica.

Indimenticabili le notti mondiali a Italia ’90 dove la sua Italia, guidata da Baggio e Schillaci, arrivò in semifinale e venne sconfitta ai rigori dall’Argentina di Maradona allo stadio San Paolo di Napoli.Gli azzurri conquistarono poi il terzo posto, battendo l’Inghilterra nella finalina di Bari (2-1 il risultato).

Vicini lasciò poi la Nazionale ad Arrigo Sacchi nel 1991 dopo la mancata qualificazione agli Europei del 1992 in Svezia. Ha poi allenato per brevi periodi Cesena e Udinese, nel 1995-96 è stato consigliere tecnico del Brescia, prima di assumere la presidenza dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio. Ha ricoperto per lungo tempo la carica di Presidente del Settore tecnico della FIGC. Lascia la moglie e tre figli.