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Parco Mascagna di Napoli, l’ironia del cartello di protesta: “Patrimonio dell’umanità” e “Monumento nazionale”

E’ comparso in questi giorni un cartello sul cancello d’ingresso del Parco Mascagna, uno dei pochi polmoni verdi posto a confine tra i quartieri Vomero e Arenella. Dopo la chiusura dei “Giardinetti di via Ruoppolo”, durata oltre cinque mesi, centinaia di persone deluse hanno affisso un cartello in via Pacio Bertini sul quale si legge.

La polemica diventa ironica: “Questo giardino malamente tenuto chiuso per un tempo vergognosamente lungo è PATRIMONIO DELL’UMANITÀ stupida, infingarda, gretta e pretestuosa e MONUMENTO NAZIONALE al degrado dell’amministrazione pubblica“, aggiungendo in calce: “…quando i cittadini sono proprio stufi di non poter aver fiducia nelle istituzioni…“.

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, ne ha dato notizia ricordando una data importante, quella della presunta riapertura del parco Mascagna, annunciata dal presidente della Municipalità Vomero-Arenella a VocediNapoli.it.

“In questi giorni – aggiunge Capodanno – circolano voci su una possibile riapertura nel mese di marzo, senza neppure precisare il giorno, un tempo lunghissimo anche perché non vengono chiarite le ragioni di questi notevoli quanto inaccettabili ritardi. Se solo si pensi al dato che le alberature presenti nel parco sono 137, risulta evidente che, se pure paradossalmente si fosse proceduto ad effettuare ogni giorno le verifiche su una sola alberatura, a quest’ora il parco sarebbe stato già riaperto “

“La verità puntualizza Capodanno – è che da settimane, sull’area del parco, estesa per poco più di un ettaro, si notano solo tronchi d’albero e rami tagliati, che giacciono a terra in diversi punti, senza che neppure si provveda a rimuoverli. Così come è altrettanto vero che da molti giorni non si notano operai al lavoro né addetti che possano quantomeno dare almeno qualche informazione “.

” Una situazione inaccettabile – aggiunge Capodanno – per le tante famiglie, con bambini, anche in tenera età, che abitano nella zona e che fruivano di questo piccolo polmone di verde ma anche per le numerose persone anziane che, all’interno del parco, potevano godere di un apposito spazio attrezzato con tavoli e sedute, dove trascorrevano alcune ore chiacchierando o giocando a carte “.