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“Mio figlio non è un criminale”, un padre contro la foto della baby gang

Il papà di uno dei ragazzini presenti nella foto che è diventata virale, ha telefonato a Radio Marte durante la trasmissione "La Radiazza"

Una foto scattata per gioco con armi che non sono vere, ma appunto dei giocattoli. La banda della Parrocchiella (zona del quartiere Montesanto a ridosso della parte alta di via Toldedo), ripresa in una foto scattata proprio tra quei vicoli, è diventata famosa. Una vera e propria icona di una questione, da giorni, al centro della croncache: le baby gang che terrorizzano tra le strade di Napoli.

Ma Salvatore, il papà di uno di quei ragazzini, non ci sta alla gogna mediatica contro suo figlio. Così ha deciso di telefonare alla Radiazza trasmissione radiofonica che ogni mattina va in onda su Radio marte. A condurla Gianni Simioli con la partecipazione del Consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

Salvatore ha dichiarato: “Mio figlio non è un criminale, quella foto è stata fatta per gioco. Come quanto noi da piccoli sognavamo di fare i cowboy. Io sono un onesto lavoratore, uno che si alza alle 7 di mattina e torna alle 9 di sera a casa“. E allora tutti i ragazzini presenti in quella foto sono dei “santi”? Su questo Salvatore è sincero: “No, un paio di quei giovani sono un pò particolari ed appartengono a famiglie non proprio tranquille“.

L’urlo di un padre che da giorni si è visto sulle bocche di tutti gli abitanti del quartiere, rimasti increduli nel guardare quella foto. Forse nessuno avrebbe immaginato che sia potuta diventare un caso nazionale. Eppure, il tema baby gang è di grande attualità e un’immagine con 8 ragazzini armati e fieri di esserlo aveva grandi probabilità di diventare virale.

Tuttavia, dalla conversazione tra SalvatoreSimioliBorrelli è emersa una domanda interessante: “Solo chi nasce in certi quartieri e in certe famiglie diventa un criminale? Io ne conosco tanti che provengono da famiglie per bene“. Una frase che inasprisce la spaccatura sociale presente in città.

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