Si sono celebrati i funerali del piccolo Cristian Corso, il bambino di tre anni morto all’ospedale Santobono di Napoli sopo esser stato dimesso. Nella chiesa del Santissimo Redentore a Ercolano, luogo d’origine della famiglia del bambino, amici e conoscenti hanno dato l’ultimo saluto alla creatura. Prima che venisse officiato il rito, i genitori Ferdinando e Carmela, hanno letto una lettera per il figlio scomparso prematuramente.
Sulla bara bianca i fiori bianchi e la foto del bambino sorridente. “Cristian è adesso come un raggio di luce che dal cielo irradia pace, amore e serenità sui suoi genitori e su quanti gli hanno voluto bene – ha detto il sacerdote Valerio Piro nell’omelia -. Il suo non è un addio ma un arrivederci“. All’uscita della bara è seguito un lungo applauso e il lancio dei palloncini bianchi. La salma è stata poi condotta in Bagnolo Mella, in provincia di brescia, dove la famiglia Corso vive da 10 anni e dove sarà celebrata una messa mentre la tumulazione avverrà ne l cimitero locale.
Ad uccidere Cristian Corso potrebbe essere stata una polmonite fulminante o un’ischemia duodenale. Dai primi riscontri dell’autopsia svolta lo scorso venerdì è emerso un esito che se confermato potrebbe aggravare la posizione giudiziaria dei due pediatri dell’ospedale indagati per omicidio colposo. “Solo l’esame istologico dei campioni di tessuto prelevati a vari organi – polmoni, cuore, intestino – potrà chiarire le cause che hanno provocato il decesso del piccolo Cristian e il nesso di causa con eventuali omissioni del personale sanitario“, precisano gli avvocati Domenico Di Casola e Andrea Ciuonzo che assistono la famiglia Corso. “La certezza è che il primo quadro fornito dall’autopsia conferma che il bambino andava subito ricoverato, e non dimesso come invece è accaduto“. L’obiettivo della Procura è stabilire se il bambino poteva essere salvato.
