Ha vinto la squadra che aveva più fame, più voglia di andare avanti in Coppa Italia. Dopo la Champions, il Napoli dice addio anche a questa competizione al termine di 90 minuti in chiaroscuro contro un Atalanta rivelatasi una delle bestie nere della formazione di Maurizio Sarri.
Il turnover non ha regalato soddisfazioni anche in virtù di alcuni errori difensivi quasi banali. Lo scivolone di Mario Rui (siamo a gennaio ma è ancora in ritardo di condizione) in occasione del vantaggio di Castagne, la stanchezza di Hysaj che soffre come un matto il Papu Gomez e l’altro scivolone di Chiriches in occasione del raddoppio firmato dall’argentino sono la fotografia della serataccia della difesa azzurra.
Se poi aggiungiamo l’incertezza di Sepe con i piedi (brividi al San Paolo ogni volta che il portiere di Torre del Greco toccava palla) e l’inadeguatezza del “talentino” Ounas (non è ancora pronto per il calcio italiano) non deve meravigliare il risultato maturato contro la formazione di Gasperini che si è presentata al San Paolo con 4-5 cambi rispetto all’undici titolare ma che ha meritato nell’arco dei 90 minuti il passaggio del turno.
Qualcosa da ridere sull’arbitraggio di Giacomelli di Roma ci sarebbe pure. Ma la sensazione finale è che il Napoli non aveva quella fame necessaria a passare il turno e affrontare in una doppia sfida in semifinale la vincente del derby di questa sera tra Juve e Torino. Meglio così. Meglio concentrasi sul campionato e vedere in Europa League che cammino riserverà al Napoli l’urna di Nyon in caso del passaggio agli ottavi di finale dopo la doppia sfida con i tedeschi del Lipsia.
Sabato arriverà il Verona per l’ultima partita di questo tour de force natalizio. Fondamentale sarà vincere. Non importerà come. Poi la lunga sosta e il ritorno in campo il 21 gennaio proprio in casa dell’Atalanta. Nelle due settimane di pausa saranno importanti i segnali che Aurelio De Laurentiis deciderà di mandare a squadra (Sarri in primis) e alle rivali in serie A. Il mercato apre oggi (mercoledì 3 gennaio) i battenti e si concluderà alle 23 del 31 gennaio. In attesa dei rientri di Ghoulam e Milik, il Napoli ha assoluto bisogno di un difensore laterale e di un esterno offensivo capace di offrire a Sarri soluzioni alternative all’eterno Callejon e al solito Insigne. In attacco con il probabile arrivo di Inglese il reparto dovrebbe essere completo.
Terzino ed esterno offensivi dovranno però essere (sempre che arrivino) giocatori già pronti e non buoni prospetti (vedi Ounas) che con Sarri rischierebbero di vedere il campo a fine stagione. Il presidente del Napoli è chiamato a uno sforzo importante per provare a coronare quel sogno scudetto che mai come quest’anno è realizzabile.
In conclusione è doveroso elogiare l’Atalanta e il suo allenatore Gasperini. Un favola bellissima che nell’ultimo anno e mezzo sta entusiasmando il calcio italiano ed europeo. Un gioco sempre propositivo capace di mettere in difficoltà chiunque. L’abbraccio dei propri tifosi al rientro della squadra a Bergamo dopo la vittoria del San Paolo la dice lunga sull’entusiasmo che c’è in una città di provincia. Vedere poi il figlio del Papu Gomez esultare così al gol del papà ci riempie di gioia, nonostante l’avversario di turno sia proprio il Napoli.
Il piccolo Bauti, figlio del #PapuGomez, festeggia così il gol del papà.#NapoliAtalanta pic.twitter.com/V0y6A24i6U
— Chiamarsi Bomber (@ChiamarsiBomber) 2 gennaio 2018