Un Romeo e Giulietta tutto napoletano quello scritto dal direttore del Teatro Trianon Viviani e diretto dal regista americano Abel Ferrara. Una storia dei giorni nostri ambientata a Forcella andrà in scena dal 10 gennaio al 15 marzo.
“Strit non significa come in inglese via, strada ma strit sta per stamm stritt , vicini vicini. La storia deriva da un racconto che scrissi anni fa con Peppe Lanzetta e dal quale avrei sempre voluto trarre uno spettacolo, ma non se ne fece mai niente. Il ritorno al Trianon e la collaborazione con Ferrara mi danno ora la possibilità di allestire questo grande quasi musical corale che sarà una specie di Giulietta e Romeo a Forcella. I protagonisti si chiameranno Annalisa e Maikol, come Annalisa Durante e Maikol Giuseppe Russo, due figli di questo quartiere vittime della camorra, colpevoli solo di essere nati qui. Ma come si può fare…? Non si può morire così. Non si deve più morire così. Se ho accettato di ritornare a dirigere il Trianon è per cercare di fare tutto quello che posso per i ragazzi di questa città. Io ce l’ho fatta venendo dal basso. Guadagnerei molto di più facendo concerti e film. L’impegno che ho preso qui è di portare la cultura del teatro e una possibilità di riscatto alla gente di questi vicoli. Non a caso a Natale, con prezzi popolari, metterò in scena per l’ultima volta nella mia vita L’ultimo scugnizzo di Raffaele Viviani” ha raccontato Nino D’angelo particolarmente coinvolto da questo nuovo progetto.
Abel Ferrara dal canto suo ha invece spiegato: “Sono di origini proletarie, mio nonno era di Sarno, e sono un regista di strada, sento di dover dare qualcosa a questo territorio, e voglio farlo qui in questo quartiere che ho conosciuto in passato, nella mia precedente vita”. Uno spettacolo dunque che nasce nei vicoli e vuole proprio ripartire da Forcella, racconta molto della gente, dell’amore, di un quartiere. Una storia senza tempo in un progetto teatrale portato avanti da due amici di vecchia data (Nino D’Angelo ha dedicato proprio ad Abel Ferrara la canzone ‘O mericano’).
