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Camorra, a Napoli è guerra su tre fronti: tutti contro i Mazzarella. “Ricompensa per stanare boss”

Dai Quartieri alle Case Nuove fino a San Giovanni e Ponticelli: investigatori a lavoro

Clan instabili dopo gli arresti eccellenti degli ultimi mesi da parte di polizia e carabinieri. Nella città di Napoli, al momento, sono tre le aree tenute principalmente sotto controllo dalle forze dell’ordine dopo la scia di “stese” e raid intimidatori delle ultime settimane. Si tratta della zona centrale della città, quella che va dai Quartieri Spagnoli al Cavone. La zona, sempre centrale, di Forcella e del quartiere Mercato e delle Case Nuove fino a San Giovanni a Teduccio che apre il palcoscenico orientale dove, dopo gli arresti nel clan De Micco, a Barra, Ponticelli e nei comuni confinanti si è aperta la sfida per la successione.

QUARTIERI-CAVONE – Dopo aver saturato il Rione Sanità, ridimensionando i clan che tutt’ora abitano le stradine del quartiere di Totò (Vastarella, Sequino, Savarese, Mauro), l’attenzione degli investigatori si è spostata nella zona dei Quartieri Spagnoli e dell’adiacente Cavone dove nel weekend tra il 24 e il 26 novembre furono esplosi in totale oltre quaranta colpi d’arma da fuoco in una guerra per il controllo degli affari illeciti che vede “in campo” da una parte i Saltalamacchia e i Ricci dei Quartieri Spagnoli, e i Lepre e gli Esposito del Cavone, dall’altra i Mazzarella appoggiati dai Masiello dei Quartieri Spagnoli.

Ciro Mazzarella torna a comandare nel suo "fortino": si apre un nuovo fronte di guerra contro il clan Rinaldi, forse quello finale
Ciro Mazzarella

FORCELLA-CASE NUOVE- SAN GIOVANNI A TEDUCCIO – I Mazzarella, scatenati dopo il ritorno a casa di Ciro Mazzarella, 47 anni, sottoposto alla sorveglianza speciale nel sua abitazione vicino piazza Mercato, sono in lotta contro gli altri storici clan del centro storico e di San Giovanni a Teduccio. Un agglomerato di famiglie criminali unitesi per cercare, per l’ennesima volta, di eclissare il potere dello storico clan desideroso di riprendersi il mercato delle bancarelle della Maddalena (fino a pochi mesi fa in mano alla “paranza dei bimbi“, il cartello composto dalle famiglie Sibillo-Amirante-Brunetti e dai “nuovi” Giuliano) e la gestione delle piazze di spaccio e delle estorsioni nella zona che va da Forcella a San Giovanni a Teduccio, passando per il quartier generale del boss Ciro Mazzarella che avrebbe affidato la gestione delle operazioni a una persone fidata.
Rientrano in questa guerra le bombe, le stese e i ferimenti a colpi d’arma da fuoco registrati nell’ultimo mese e mezzo. Contro il clan Mazzarella ci sono le famiglie reduci dalla “paranza dei bimbi” e, soprattutto, il clan Rinaldi di Ciro “My way” Rinaldi appoggiato dai FormicolaReale di San Giovanni a Teduccio.

Ciro Rinaldi

BARRA-PONTICELLI – L’ultimo fronte sul quale sono accesi i riflettori degli inquirenti è quello relativo ai quartieri di Barra e Ponticelli e dei relativi comuni confinanti (Volla, Cercola, San Giorgio a Cremano). Qui dopo il blitz che lo scorso 28 novembre ha sgominato boss e affiliati del clan De Micco, con l’esecuzione di 23 ordinanze di custodia cautelare, nuovi gruppi criminali stanno alzano la voce a colpi di “stese” e raid intimidatori contro i reduci dei “Bodo”.  In campo ci sono i Minichini, i De Luca Bossa del Lotto Zero, gli Aprea di Barra. Tutti vogliosi di prendere il possesso delle circa cinquanta piazze di spaccio presenti solo nel quartiere ponticellese.

Luigi De Micco

RICOMPENSA PER STANARE I MAZZARELLA – Gli investigatori stanno monitorando tutto con grande attenzione soprattutto la voce secondo la quale ci sarebbe addirittura una ricompensa su chi porti notizie su come ‘stanare’ il reggente dei Mazzarella, l’uomo di fiducia di Ciro Mazzarella, protagonista delle plateali stese degli ultimi tempi.