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Morte Alessandra Madonna: i risultati dell’autopsia fondamentali per Varriale

Manca ancora un mese all’esito del’autopsia di Alessandra Madonna, la 24enne di Melito trascinata e uccisa dall’auto dell’ex fidanzato Giuseppe Varriale. La ballerina napoletana era sotto casa del ragazzo probabilmente per chiarire quel rapporto altalenante che da molto tempo non le dava serenità quando è avvenuto il drammatico incidente che ha provocato la sua prematura morta. Sconvolti i genitori, gli amici e i conoscenti della giovane che ad oggi chiedono soltanto giustizia.

E’ agli arresti domiciliari Giuseppe Varriale, il pm Valeria Palmieri, il gip Barbara del Pizzo e i giudici del tribunale del Riesame hanno confermato la condanna non credendo all’innocenza del ragazzo. Fondamentali saranno, al fine di chiarire cosa sia realmente accaduto quella notte e quale sarà il futuro del ragazzo, sia il risultato dell’autopsia che le verifiche tecniche effettuate sulla Range Rover guidata dall’ex di Alessandra la notte tra l’8 e il 9 settembre.

Secondo gli investigatori le due relazioni dovevano essere consegnate entro fine settimana, ma si dovrà attendere ancora un mese per chiarire la tragica vicenda. L’unica certezza è che quella notte Alessandra ha perso la vita, è deceduta all’ospedale San Giuliano di Giugliano a causa di un gravissimo trauma cranico. Il corpo della ballerina ha riportato uno schiacciamento toracico e nessuna lesione alle gambe, questi risultati al momento  escluderebbero dunque del tutto l’ipotesi del trascinamento. Secondo i legali della famiglia della vittima l’auto di Varriale avrebbe impattato contro la giovane, o frontalmente o a marcia indietro, causandone la caduta sull’asfalto e poi la morte.

Raggiunto al telefono l’avvocato di Giuseppe Varriale, Nicola Pomponio, ha dichiarato:

“Bisogna attendere solo le perizie. La proroga è stata necessaria in quanto la vicenda è estremamente complessa e non è semplice stabilire la condotta sia di Alessandra Madonna che di Giuseppe Varriale. Come dal primo momento il ragazzo continua dichiararsi innocente, non si ritiene assolutamente un omicida. Il fatto stesso che ci voglia altro tempo per depositare le perizie indica che al momento nulla rende evidente la colpevolezza di Giuseppe”.