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Anm, sindacati si oppongono: “Niente biglietti a bordo”, l’azienda: “Andiamo avanti”

Nessun accordo è stato preso tra Anm e sindacati sulla vendita dei biglietti a bordo. Il provvedimento, che rientra nelle misure all’interno del piano di risanamento dell’azienda da adottare per evitare il fallimento, non è stato accettato dai rappresentanti dei lavoratori. Nulla di fatto, dunque, durante l’incontro avvenuto nella giornata di lunedì con il sindaco Luigi De Magistris.

Nonostante il “no” categorico dei sindacati, l’azienda è pronta ad attuare la misura, che quindi dovrebbe partire il prossimo 4 dicembre. L’Anm continuerà anche se non si dovesse trovare l’accordo, adottando la norma nazionale che prevede il riconoscimento del 50% dell’aggio. L’accordo con i lavoratori, invece, stabiliva di lasciare ai conducenti l’84% del sovrapprezzo del biglietto, che a bordo avrebbe un prezzo di 1.50 euro, praticamente solo l’Iva, era stato deciso di ridurre anche il numero di ticket per blocchetto da 100 a 60. L’Anm, inoltre, aveva proposto di avviare anche un percorso per i conducenti che volessero essere qualificati come polizia amministrativa e quindi autorizzati a elargire multe.

I sindacati, però, non sono d’accordo e vorrebbero il 100% dell’aggio e allungare a 6 mesi il periodo di sperimentazione, ridotto a 4 dall’azienda. Dopo il no dei rappresentanti dei lavoratori è saltata anche la riunione che si sarebbe dovuta tenere lunedì pomeriggio sulla mobilità dei dipendenti in esubero verso altre partecipate del Comune di Napoli.
Sfuma un accordo importante, in assenza del quale l’Anm proseguirà lo stesso ad attuare la misura decisa, in attesa dell’approvazione del bilancio aziendale che si terrà il prossimo 30 novembre, data importante per conoscere il futuro dell’azienda napoletana dei trasporti.