Voce di Napoli | Navigazione

Zapata stende la Juve e attacca il Napoli: “A Dimaro mi hanno emarginato”

Con il gol di oggi ha aperto le marcature e dato il là alla vittoria della Sampdoria sulla Juventus (3-2). Duvan Zapata sta dimostrando di essere un ottimo attaccante per il campionato di serie A. Dopo aver fatto bene, ma non benissimo a Udine, l’attaccante colombiano in maglia blucerchiata sembra aver trovato la sua consacrazione.

Dieci gare disputate con cinque gol realizzati e altrettanti assist forniti ai compagni. Numeri importanti che hanno spinto qualche tifoso del Napoli a rimpiangere il suo addio. Sull’argomento è intervenuto lo stesso Zapata, che in un’intervista rilasciata a “Il Giornale”, attacca duramente la società di Aurelio De Laurentiis rea di averlo completamente isolato nell’ultimo ritiro di Dimaro, non facendolo ma sentire parte integrante del progetto Napoli.

Duvan Zapata, furto ad Udine nell'appartamento del colombiano“Sono arrivato a Napoli nel 2013 e ho trascorso due stagioni positive, il mio ruolo era chiaro, ero il vice-Higuain e dovevo rubare i minuti possibili. Dopo l’esperienza all’Udinese, avevo capito di non far parte del nuovo progetto. Io e Strinic ci allenavamo separatamente, facevamo il riscaldamento con gli altri e i lavori specifici da soli. Sono stati mesi molto duri”.
Una decisione questa – lascia intendere Zapata – imposta dalla società a Sarri: “Lui faceva quello che gli aveva chiesto il club. Volevano emarginarmi. Della squadra e dei tifosi ho un buon ricordo, ma meglio non parlare dei dirigenti. Direi qualcosa di poco educato. In ogni caso, dovrò sempre ringraziare il Napoli per avermi portato in Italia e farmi conoscere. Oggi sono il calciatore più pagato nella storia della Sampdoria, sono stato accolto bene a Genova. Poi Giampaolo è un grande, sa gestire molto bene le squadre. Ha le idee chiare e questo rende tutto più facile. È riuscito a farmi piacere anche giocare in un attacco a due. Prima pensavo che fosse meglio essere solo”.