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Arianna Flagiello suicida per amore, la sorella accusa il fidanzato: “Era aggressivo e violento”

Viveva con il fidanzato da 12 anni, un amore malato che si è concluso con una tragedia

Arianna Flagiello si è tolta la vita in via Montedonzelli al Vomero, è volata dal quarto piano della casa in cui abitava con il compagno Mario Perrotta, con il quale aveva una relazione da dodici anni. Un amore malato quella della ragazza verso il compagno che, secondo molte testimonianze tra cui i genitori della vittima, avrebbe condotto la giovane a togliersi la vita. Il ragazzo è imputato davanti alla Corte d’assise di Napoli per maltrattamenti e istigazione al suicidio.

Proprio ieri Perrotta, difeso dai legali  Sergio Pisani e Maurizio Zuccaro, ha ascoltato la testimonianza di Valentina Flagiello, la sorella della vittima. Un racconto fatto di angoscia e dolore quello della ragazza che ha perso per sempre la sorella e, come riporta l’edizione online de Il Mattino, spiega:

“Dopo il secondo aborto inviai un messaggio a Mario per chiedergli di stare vicino ad Arianna e lui mi rispose in modo molto infastidito”.

Dalle parole dei familiari di Arianna traspare la figura di un fidanzato violento, spesso nervoso, che usava la compagna solo per ottenere denaro. Valentina racconta di quei litigi violenti e della confessione che le aveva fatto la sorella tempo addietro sui maltrattamenti subito di Mario durante i litigi:

“Spesso si sentivano urla e rumori, lui alzava sempre la voce quando litigavano. La badante di mia nonna mi veniva a chiamare per farmi sentire le grida di lui”.

Arianna era figlia di un ingegnere in pensione e di un insegnante, lavorava presso una casa editrice e non aveva problemi di denaro. Mario invece faceva lavori saltuari e spesso chiedeva soldi alla compagna che si rivolgeva anche alla madre per qualche prestito. Proprio la mamma della vittima, Angiola Donadio, lo scorso anno raccontò cosa accadde quel maledetto 15 agosto del 2015:

“Mia figlia urlò Mario smettila, che mi fai male, se non la finisci mi butto giù dal balcone; e lui rispose sono io a buttarti giù dal balcone. Accadde tutto in una manciata di secondi, ricordo che nella rampa di scale, avevo ancora le chiavi di casa in mano, incontrai anche la mamma di Mario. Poi fu lui ad aprire la porta e a sibilare poche parole: Arianna si è buttata giù dal balcone”.