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Salvatore Barbaro vittima innocente della camorra: la legge per un cavillo non lo riconosce

Non smettono mai di piangere questi occhi miei” dice la mamma di Salvatore, una delle tante vittime innocenti della camorra. Tutto avvenuto per uno scambio di persona costato la vita a Salvatore Barbaro, cantante neomelodico, che il 13 novembre del 2009 in via Mare ha perso la vita in un raid, come confessato in seguito da ‘Lady Camorra’. Salvatore quel giorno a bordo della Suzuki Swift, scambiato per il malvivente, è morto e con lui si è spenta l’intera famiglia, avvolta nel dramma della perdita.

Vittima innocente della camorra, chiarisce sua sorella, nel servizio mandato in onda da ‘Le Iene’. Non il solo purtroppo, dagli anni 70 ad oggi sono più di 300 le vittime innocenti della camorra. Il caso di Salvatore però è diverso e ancora oggi, a otto anni dalla sua morte, la sua innocenza non è stata riconosciuta ufficialmente o almeno economicamente. “Mio figlio è innocente” grida la mamma Giovanna che non ha pace.

Dopo la morte di Salvatore, si è diffusa una voce, più volte smentita, sulla sua presunta correlazione con il mondo della camorra, si vociferava fosse un boss e avesse addirittura una relazione con la moglie di un boss. Le modalità dell’agguato erano tipiche del regolamento di conti e questo ha sollevato molti dubbi, la svolta è arrivata dopo anni quando in cella sono finiti alcuni esponenti del clan Ascione-Papale. Alcuni di questi pentendosi hanno rilasciato dichiarazioni fondamentali per la svolta di questo caso. Nel 2016 sono stati arrestati i responsabili dell’omicidio: Vincenzo Spagnolo il killer, Natale Dantese il mandante, Antonio Sannino che guidava la moto, Pasquale Spronello lo specchiettista ovvero colui che ha dato le informazioni sbagliate, indicando erroneamente l’auto di Salvatore. Quest’anno è stata fatta chiarezza sull’innocenza, ma resta ancora un tassello in sospeso circa la legge che in Italia tutela e aiuta i parenti delle vittime innocenti di camorra. La famiglia di Salvatore ne ha fatto richiesta da tempo ma la domanda viene sempre respinta poiché “diversi parenti della vittima non sono da considerare estranei ad ambienti e rapporti delinquenziali”. Benché con le suddette persone Salvatore non avesse alcun rapporto è segnato da quello che loro hanno fatto per un cavillo della legge stessa. Questa fa riferimento a parenti fino al quarto grado, pertanto si è indirettamente segnati dagli errori dei propri familiari.