Il Tribunale ha accolto il ricorso fatto da alcuni abbonati a cui era stato impedito l'ingresso al San Paolo per la partita contro il Benevento
“Ritengo che il provvedimento del Tribunale rappresenti una vittoria al 90%, in quanto, in conseguenza di tale decisione, si aprono una serie di scenari positivi per l’abbonato / consumatore che non dovrà rinunciare al proprio diritto di ottenere il risarcimento dei danni per gli importi versati in surplus, rispetto all’acquisto dei singoli biglietti, nella stagione 2016 – 2017 e potrà continuare ad essere, contestualmente, un abbonato della propria squadra del cuore. Il Tribunale di Napoli, nel corpo delle motivazioni, ha anche considerato che, per il tifoso, l’accesso allo stadio per assistere alla partita, ha un valore morale tale da non essere suscettibile di riparazione economica. Per tali motivi chiederanno al Tribunale, con l’ausilio di un’associazione dei consumatori, l’inibitoria definitiva della clausola, in modo che non potrà essere inserita nel prossimo contratto per adesione e, nel contempo, depositeremo dei ricorsi per ottenere la riattivazione degli abbonamenti illegittimamente revocati ed il risarcimento dei danni subiti dagli abbonati che dovranno acquistare i singoli tagliandi per le prossime due partite. Mi aspetto, in ogni caso, un’apertura del Napoli per risolvere la diatriba nell’anno in cui si sta puntando a qualcosa di importante“, queste sono le dichiarazioni dell’avvocato Erich Grimaldi contattato da VocediNapoli.it.
Ma ricostruiamo la vicenda, alcuni abbonati del Napoli (15-20 tifosi) hanno avviato una class action contro il club guidato da Aurelio De Laurentiis per aver fatto una campagna vendita dei singoli biglietti per le partite del Napoli, inerenti alla stagione 2016 / 2017, sfavorevole rispetto al prezzo pagato per acquistare gli abbonamenti. Alcuni degli abbonati di quella stagione, che hanno riacquistato la tessera anche quest’anno, si sono recati al San Paolo per assistere al match casalingo tra gli azzurri e il Benevento. Ma al tornello è arrivata la brutta sorpresa: ingresso vietato, in quanto parte in causa di un contenzioso con la SSC Napoli.
Immediato il ricorso di uno di quei tifosi poi accolto dal Tribunale che ha stabilito: “La nullità della clausola in questione rende dunque illegittimo il provvedimento di risoluzione dell’abbonamento, poiché tale provvedimento configura l’esercizio di un potere di risoluzione non fondato sulla esistenza di un corrispondente diritto e quindi integra gli estremi di un inadempimento contrattuale della società convenuta rispetto all’obbligazione, della stessa assunta con la vendita dell’abbonamento, consistente nel riconoscere all’abbonato il diritto ad accedere allo stadio, nel settore stabilito, in occasione delle varie partite di campionato. Nella fattispecie in esame, il ricorso non può essere accolto, sebbene, allo stato degli atti, il ricorrente sembra essere dalla parte della ragione e non del torto. Tale motivo, nel vigente ordinamento, risiede nella necessità di evitare l’abuso dello strumento cautelare“.
In pratica il contratto che regola il rapporto abbonati – società è vincolato ad una clausola che consente alla SSC Napoli di bloccare gli accessi all’impianto di Fuorigrotta nel momento in cui l’associato ha un contenzioso aperto con il club. E l’abbonato non potrà guardare la partita per la quale ha pagato in anticipo, finché tale procedura giuridica non è risolta. La norma è presente nell’articolo 3 del modulo di sottoscrizione della tessera, dove era necessario dichiarare di non avere pendenze legali con la società, pena la possibilità di invalidare l’abbonamento. La vicenda ha coinvolto principalmente abbonati del settore distinti e tribuna Posillipo, la cui maggior parte non ha ricevuto neanche un avviso dal club. Adesso i consumatori sono pronti ad un secondo ricorso che avrà il duplice obiettivo di cancellare definitivamente questa clausola, in modo tale da non farla reinserire nel contratto della prossima campagna abbonamenti, e di ottenere il risarcimento per le partite a cui è stato negato l’ingresso. Inoltre, nel caso in cui la SSC Napoli non dovesse fare un passo indietro sarebbe pronto il procedimento penale, per la serie il motto “se non ritiri la causa non ti faccio entrar allo stadio” non è accettabile.