Un nuovo gruppo feroce e spietato, che utilizza metodi da Gestapo e sta imponendo il racket a tutti i commercianti della zona. Una ventina di persone provenienti da una costola del clan degli Scissionisti, gli Amato-Pagano, e più precisamente quella del gruppo Napoleone, che sta seminando il terrore ad Arzano, comune a nord di Napoli non molto distante dai quartieri di Scampia e Secondigliano.
Ma c’è di più sul profilo di questa nuova organizzazione criminale in forte ascesa – secondo gli investigatori – negli ultimi mesi a Napoli, la cui storia viene raccontata oggi dalla giornalista Viviana Lanza su Il Mattino. Per evitare il carcere e ottenere misure più morbide, il gruppo di Arzano starebbe utilizzando un escamotage sul quale si sono prontamente accesi i riflettori di investigatori e magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Escamotage che consiste in certificati di tossicodipendenza ottenuti senza grossi problemi dall’Asl. “Con la certificazione di tossicodipendenza rilasciata da un Sert – si legge sul quotidiano di via Chiatamone – si può evitare l’arresto e ottenere misure più blande, come gli arresti domiciliari. Uno degli esponenti di questo nuovo gruppo criminale ne ha usufruito per evitare la galera e beneficiare degli arresti in casa, salvo poi andarsene in giro a bordo di una Maserati da 90mila euro”.
Un gruppo che avrebbe – secondo la testimonianza di un investigatore ascoltato in un processo per estorsione – la propria base operativa nella zona degli edifici popolari di Arzano, denominata “167“. “Il gruppo – spiega – ha una sorta di Gestapo che in questo momento è fortissima, per cui le persone all’esterno di un bar non possono permettersi in alcun modo di esprimere giudizi che siano di dissenso verso il gruppo”.
