Voce di Napoli | Navigazione

Morte Genny Cesarano, il killer si pente: “Porterò questo peso per tutta la vita”

Ciro Perfetto, il killer di Genny Cesarano, il giovane di 17 anni ucciso per errore nella notte del 6 settembre del 2015 in piazza Sanità, si è pentito e ha chiesto perdono alla famiglia del ragazzo. In una lettera, scritta lo scorso 14 agosto nel carcere di Torino, si rivolge alla madre e al padre di Genny spiegando tutto il dolore che sente per ciò che ha commesso.

La lettera è stata letta nella giornata di martedì, durante l’udienza del processo, che si sta svolgendo con rito abbreviato, davanti agli altri imputati Luigi Cutarelli, Antonio Buonno, Mariano Torre e Carlo Lo Russo, che è oggi collaboratore di giustizia e fu il mandante dell’omicidio. Spiegò che fu proprio lui ad ordinare ai giovani killer di entrare in azione per colpire quattro giovani legati al suo rivale Pietro Esposito, con cui si contendeva il quartiere della Sanità. Obiettivo di quei 24 spari erano Antonio Mazzarelli, Dario Mattei, Giuseppe Ferraiuolo e Raffaele Bacio Terracino, i 4 ragazzi riuscirono a salvarsi e, nonostante quei colpi di pistola fossero stati indirizzati a loro, non si sono costituiti parte civile nel processo. Al posto loro fu colpito per errore il giovane Genny.

Morte Genny Cesarano, il killer si pente: "Porterò questo peso per tutta la vita"

Ciro Perfetto in poche righe, che ha consegnato ai suoi legali Annalisa Senese e Francesco Foreste, ha scritto:
Illustre famiglia Cesarano, vengo con questo mio scritto parlandovi dal profondo del mio cuore, chiedendovi umilmente scusa per il dolore causato. Sperando che anche il nostro buon Dio mi perdoni dai miei peccati di un’ingiusta fine di un bravo e onesto ragazzo che sicuramente non meritava tutto ciò. Sono profondamente addolorato e rammaricato per quanto accaduto. So bene che il mio dispiacere non rimetterà Genny in vita, ma spero con tutto il cuore che voi accettiate le mie scuse e perdono. Dalla mia giovane età mi porterò un enorme peso per tutta la vita“.

Presenti in aula i genitori di Genny Cesarano, assistiti dall’avvocato Marco Campora, che hanno apprezzato il gesto di Perfetto, certi che possa servire d’esempio anche agli altri giovani camorristi, il legale ha dichiarato:
E’un segnale importante che può influenzare anche altri giovani camorristi. Un segnale che aiuta gli enormi sforzi che si stanno facendo“.

In aula erano presenti anche l’assessore Alessandra Clemente e il presidente della Municipalità Stella-San Carlo, Ivo Poggiani, in rappresentanza del Comune di Napoli che si è costituito parte civile nel processo.
Nel giorno in cui iniziano le celebrazioni delle Quattro Giornate– ha dichiarato Poggiani- voglio ricordare tanti episodi di resistenza nel quartiere Sanità, testimoniati dall’impegno dei familiari delle vittime innocenti di criminalità, dalle associazioni e dalla stessa Municipalità. La costituzione di parte civile è un atto doveroso“.
La prossima udienza si terrà il 25 ottobre.