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Tentano di uccidere i poliziotti durante un controllo: follia per una famiglia cinese

In particolare è stata la donna ad andare in escandescenza e dare ill via all'aggressione nei confronti degli agenti

Agenti aggrediti e colpiti da una mannaia, una di quegli utensili utilizzati dai macellai per disossare le carni. Disavventura per gli agenti del Commissariato di Polizia di San Giuseppe Vesuviano che hanno arrestato una famiglia di cittadini cinesi, marito moglie e figlio rispettivamente di 47 anni, 44anni e 22 anni.

I tre sono stati arrestati per resistenza e violenza nei confronti di un pubblico ufficiale. In particolare la donna è stata arrestata per il tentato omicidio e del reato di porto abusivo di arma. Dai controlli effettuati dagli agenti, tutti i componenti del nucleo familiare hanno i documenti di identità e permessi di soggiorno in regola.

Poco dopo le 11.00 di questa mattina, i poliziotti si sono recati a Terzigno alla via Pacicchi località Barri dove avrebbero dovuto effettuare, come disposto della Procura della Repubblica di Nola, un sopralluogo presso una costruzione abusiva da abbattere. Gli agenti, una volta giunti sul posto, hanno notato che tale edificio era posto all’interno di una corte dove vi erano anche altri immobili, il tutto chiuso da una recinzione.

Al loro arrivo, all’interno, vi era la famiglia cinese. L’uomo ha aperto il cancello consentendo ai poliziotti di entrare. Gli agenti, nell’attesa che giungesse il proprietario dell’intera area, hanno notato che in uno dei fabbricati era presente un opificio per il confezionamento di abbigliamento. Immediatamente è scattato il relativo controllo.

Quando è stato chiesto ai cittadini cinesi di esibire i loro documenti di identificazione e quelli inerenti alle autorizzazioni dell’opificio, l’uomo dopo una pressante richiesta li ha mostrati ai poliziotti, mentre la moglie ed il figlio hanno assunto un atteggiamento completamente ostruzionistico nei confronti degli agenti.

Questi ultimi hanno tentato di persuadere la donna ed il figlio ad esibire i loro documenti, ma di tutta risposta questi due si sono rifugiati all’interno dell’abitazione posta di fronte alla fabbrica barricandosi al sui interno. Prontamente le forze dell’ordine, sono riusciti ad entrare nello stabile, ma la donna è uscita armata dalla cucina. Dopo ha iniziato a brandire una grossa mannaia da un contro gli agenti. A quel punto anche il marito e il figlio della donna hanno iniziato a colpire i poliziotti con calci e pugni.

Le forze dell’ordine hanno provato a disarmare la donna, rimanendo lievemente feriti dai numerosi fendenti che la stessa ha sferrato nei loro confronti. Solo grazie alla prontezza di riflessi dei poliziotti si è evitato un brutto finale. Infatti, la donna è riuscita a colpire gli agenti in parti vitali quali gola e inguine. I poliziotti, hanno disarmato la donna e bloccato i due familiari arrestandoli. Gli agenti, sono stati refertati tutti con prognosi di gg.7 per diversi traumi a diverse parti del corpo: spalla, ginocchia, inguine mani, per le numerose escoriazioni da taglio riportate.