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Problemi per Marco Zurzolo, il vicinato protesta: “Hai rotto il c***o con il sassofono”

La musica fa piacere a tutti, quelle note che si propagano nell’aria e regalano momenti di pure gioia. Mai nulla fu meno vero quanto, ci sono persone che non apprezzano la bellezza del suono sprigionato da uno strumento musicale e così ricorrono addirittura alle offese. L’episodio riguarda il musicista Marco Zurzolo, storico sassofonista napoletano, offeso con un messaggio anonimo da un suo vicino.

Il malcapitato ha trovato nel palazzo in cui abita un bigliettino molto speciale a lui dedicato: “Hai rotto il c… con sto’ sassofono“. La risposta dell’artista è davvero eclatante: “Arrivato ora nel mio giardino gentile amico bastava chiedermelo con educazione… a volte le buone maniere sono la risposta a tutti i nostri affanni … e poi da quando abito in questo meraviglioso quartiere incontro gente tutti i giorni che è molto felice della mi presenza e della fortuna che ha nel sentirmi suonare gratuitamente…ad ogni modo mi dispiace per te amico mio ma sono un professionista quindi dalla mattina fino alle 13.00 e dalle 16.00 alle 24.00(considerando che suono nella ZTL) faccio il c***o che mi pare giusto per utilizzare il tuo linguaggio…tuttavia sono un signore che crede nell’aristocrazia del popolo Napoletano, se vuoi ne possiamo parlare ma in maniera civile e soprattutto palesandoti altrimenti di cosa parliamo?… salutandoti indistintamente; spero in una riconciliazione pacifica vas‘”.

A pubblicare la notizia è stato Gianni Simioli che sul proprio profilo privato ha scritto in difesa del musicista: “”Napul”e ‘a voce d”e criature ca’ saglie chianu chianu e tu sai ca’ nun si sulo” – La gente è ormai insensibile al suono e sempre più sopraffatta dal frastuono. Così finisce che una scaricata di clacson incivile suonata per sfizio alle 4 del mattino o una “sparata” di fuochi e trikki-trakki che ti svegliano alle tre meno un quarto, diventino MUSICA. Ovviamente mi domando: “Ma Marco Zurzolo fosse peggio dei clacson e dei fuochi messi insieme?”
Non posso rispondere perchè non sono (purtroppo) il suo vicino. Cio’ nonostante mi tornano in mente i versi di PINO (Pino Daniele Online Official Club ) : Napul”e ‘a voce d”e criature ca’ saglie chianu chianu e tu sai ca’ nun si sulo“.