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Solidarietà napoletana, allontanati di casa perché omosessuali: qui hanno trovato aiuto

Francesco e Giuseppe sono due giovani, 18 e 20 anni, originari del Napoletano. Questo per loro non è un momento facile, si trovano a vivere senza una casa e lontano dai loro cari. Il motivo? Le famiglie non accettano il fatto che siano omosessuali e quindi li hanno messi alla porta.

La madre di Francesco decise di cacciarlo non appena venne a conoscenza della sua omosessualità, temeva che potesse essere una cattiva influenza per la figlia minore. I genitori di Giuseppe, invece, non vedevano di buon occhio una relazione con un altro uomo:
Siamo fidanzati da dieci mesi e la nostra storia è tristemente simile a quella di tanti altri ragazzi omosessuali. Viviamo una condizione costante diffidenza ed omofobia. Io fui cacciato di casa perché secondo mia madre costituivo un pericolo per mia sorella minore. Il mio ragazzo invece, dopo aver annunciato ai familiari la mostra relazione è stato costretto a scegliere tra loro e me“, questo il racconto di Francesco.

Solidarietà napoletana, allontanati di casa perché omosessuali: qui hanno trovato aiuto

L’aiuto in una situazione così difficile arriva proprio da Napoli. Dopo giorni di vagabondaggio, l’Arcigay partenopea ha offerto loro ospitalità presso una struttura, per aiutarli a rimettersi in piedi e cominciare una nuova vita, come ha spiegato Francesco:
Fortunatamente adesso siamo aiutati dai rappresentanti di Arcigay e dal presidente Antonello Sannino che sta cercando in ogni modo di risolvere la nostra situazione, ma le cose restano difficili. Cerchiamo lavoro perché dovendo sopravvivere in strada siamo stati costretti a lasciare le nostre vecchie occupazioni. Chiediamo solo di vivere dignitosamente e di poter continuare a volerci bene in totale libertà“. Un gesto sicuramente di gran cuore.