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Colpo alla camorra, arrestata la “Regina dei narcos”: era latitante da due anni

Viveva a Vicenza sotto falsa identità, ora sconterà 21 anni e 6 mesi di galera. Importava droga per diversi clan che la rivendevano in tutta Italia

Un narcos della camorra, una figura di vitale importanza per diversi sodalizi criminali per i quali importava droga dal Sud America che poi rifornivano le piazze di spaccio di Napoli, Roma, Firenze e Torino. Non si tratta di un uomo, ma di una donna: la regina della droga Carmela Riemma.

Riemma era latitante da due anni e dopo essere scampata a ben due mandati di arresto è stata trovata e presa dai militari della Guardia di Finanza del Nucleo Tributario di Napoli per ordine della Procura partenopea.

La donna ha vissuto fino ad ora a Thiene, piccola località veneta in provincia di Vicenza, sotto false generalità. Ora dovrà scontare una pena di 21 anni e 6 mesi di reclusione per spaccio internazionale di stupefacenti, aggravati dall’associazione di stampo camorristico.

Riemma è stata condannata in via definitiva e su di lei pendeva un mandato d’arresto dal 2015. La donna, originaria di Acerra, aveva importanti contatti con diversi paesi del Sud America, soprattutto con l’Equador.

Per nascondere le sue tracce aveva iniziato a lavorare come badante presso una famiglia della cittadina vicentina, del tutto ignara del suo passato e della sua vera identità. La Guardia di Finanza è riuscita a risalire a lei attraverso un’attenta e complessa attività investigativa. Carmela Riemma è conosciuta anche per essere stata un’ex calciatrice dell’Avellino Calcio.

Le indagini partono da lontano, negli anni 2000, quando la Squadra Mobile di Torino, su disposizione della Procura torinese, aveva già trovato degli elementi che riconducevano alla donna. Noi siamo riusciti a rintracciarla attraverso l’analisi di una fitta rete di contatti telefonici, studiando tabulati e facendo incroci. Ovviamente Carmela Riemma era protetta da amici e familiari, ma alla fine siamo riusciti a risalire al suo numero ed alla sua posizione“, ha dichiarato a VocediNapoli.it il Tenente Colonnello Giuseppe Furciniti, Comandante del G.I.C.O. (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata).