Se non avesse ritrattato, tra qualche giorno potremmo conoscere tutta la verità. Si tratta di una delle storie più oscure del nostro paese che riguarda i famigerati Anni di piombo, periodo nel quale il terrorismo politico la faceva da padrone. E se Ciro Cirillo, ex Presidente della regione Campania (eletto nel 1979, mentre 10 anni prima è stato Presidente della Provincia di Napoli), non avesse ritirato la sua volontà di rendere nota la triste vicenda di cui è stato protagonista, attraverso un atto notarile che sarebbe divenuto valido solo dopo la sua morte, oggi sapremmo tutto sui presunti rapporti tra Brigate Rosse, servizi segreti, partiti politici e camorra. Questo perché il noto politico è morto, alla veneranda età di 96 anni.
Dobbiamo fare un salto al 27 aprile del 1981, quando Cirillo verso le 21.45 è stato assalito da un commando delle Brigate Rosse composto da 5 persone: il blitz è avvenuto presso il garage della sua villa a Torre del Greco e durante l’aggressione hanno perso la vita anche l’agente di scorta Luigi Carbone e l’autista Mario Cancello. “Solo” gambizzato il segretario Ciro Fiorillo. Il sequestro Cirillo ha segnato un altro momento di scontro tra lo Stato e i terroristi, conflitto che si era di nuovo alimentato dopo la morte di Aldo Moro.
Solo che rispetto alla vicenda che ha visto morire il segretario della Democrazia Cristiana, il partito dello Scudo crociato ha deciso di trattare pur di salvare Cirillo. A quel punto si è mossa una macchina diplomatica che oltre alle normali istituzioni ha probabilmente messo in campo alcuni reparti speciali dei servizi segreti. Addirittura si dice che lo Stato abbia chiesto il supporto di ‘o Professore, Raffaele Cutolo, a quei tempi boss assoluto della camorra napoletana.
Sta di fatto che dopo 89 giorni, il 24 luglio del 1981, Ciro Cirillo è stato rilasciato. Il politico della Dc è stato trovato in un palazzo abbandonato a via Stadera a Napoli nel quartiere di Poggioreale. Stesso le Brigate Rosse hanno comunicato la liberazione di Cirillo, dopo aver incassato un riscatto di circa 1,45 miliardi di lire. Il pagamento è stato effettuato il 21 luglio sul tram per Centocelle a Roma. L’intermediario è un amico della famiglia proprietaria di una Tv privata napoletana che poi sarà inglobata da Mediaset. Sull’intera vicenda ancora deve essere fatta luce, la verità è ancora sepolta e probabilmente Cirillo l’ha portata con se nella tomba. I suoi funerali saranno celebrati domani alle 16.30 a Torre del Greco.