Circa 300 le persone che martedì hanno inaugurato il presidio permanente all’esterno della Prefettura di Napoli in piazza del Plebiscito per chiedere lo stato di calamità naturale e di emergenza dopo la lunga serie di roghi che ha interessato la città e la Provincia.
“E’ un coordinamento cittadino” spiega l’avvocato Luca Capriello che sottolinea come “la politica deve stare fuori da questa lotte che sono per la sopravvivenza e per la vita”. L’obiettivo del presidio è quello di ottenere dal Consiglio dei Ministri “la decretazione dello stato di calamità naturale ed emergenziale, con lo stanziamento di fondi speciali e il dispiegamento di forze e mezzi. C’è il rischio idrogeologico – continua Capriello – per cui servirà lo stato di emergenza per mettere in sicurezza il Vesuvio e poi uno stato di emergenza sanitaria per bonificare, con questi fondi, in primo luogo le discariche legali e illegali che sono state bruciate a Napoli e provincia”.
Un presidio costante quello del coordinamento cittadino. “E’ stato organizzato tutti in 72 ore ma siamo molto determinati e resteremo all’esterno della Prefettura anche di notte, in attesa di una risposta dal Governo”.





