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Focolai di morbillo in Costiera: tre casi in due alberghi, 700 persone a rischio contagio

Identificato a Vietri sul mare un focolaio di morbillo. All’interno di due alberghi tre persone hanno contratto il virus, due addetti alle reception e una cameriera di sala. La situazione è preoccupante perché si tratta di tre individui che per motivi lavorativi hanno avuto contatto con moltissime persone.

La stima è all’incirca di 700 persone che avrebbero avuto contatto con i 3 ammalati, per questo motivo il timore più grande in questo momento è che ci siano altri contagiati. Secondo fonti all’interno del ministero della Salute pare che già siano stati contattati parecchi ospiti a cui è stato detto che potrebbe esserci il rischio che abbiano contratto la malattia. Non è un’operazione semplice poiché il meccanismo di registrazione ha indicato solo la città e non la residenza effettiva.

Focolai di morbillo in Costiera: tre casi in due alberghi, si teme il contagio

Intanto Francesco Emilio Borrelli e il gruppo dei Verdi denunciano la gravità della situazione, che potrebbe dipendere da persone che non si sono fatte il vaccino:
Il focolaio di morbillo nei due hotel di Vietri sul mare che segue di pochi giorni quello nel ritiro della nazionale di pallanuoto conferma che le campagne infondate dei no vax stanno provocando quel che temevamo: una diffusione di una malattia che si considerava sconfitta e che può portare a conseguenze gravissime, fino alla morte, in caso di complicanze oltre ai gravi danni per il turismo visto che molti Paesi stranieri tendono a sconsigliare i viaggi nelle nazioni dove c’è un basso tasso di vaccinati”.

Motivo per cui, ha aggiunto, il prossimo 26 luglio ci sarà un incontro per sensibilizzare sul tema dei vaccini:
E’ per questo che mercoledì 26 luglio ci sarà un nuovo vaccino day promosso insieme all’associazione Tutte, nata dalle mamme di Chiaia e all’Ordine dei medici della provincia di Napoli presieduto da Silvestro Scotti, con l’obiettivo di dare informazioni alle famiglie interessate alla vaccinazione affinché sia fatta con convinzione e non solo per costrizione che nella prima occasione, nonostante fossero stati invitati e avessero accolto l’invito, nessun rappresentante dei No Vax aveva partecipato all’incontro con medici ed esperti, preferendo continuare a diffondere paure immotivate e prive di fondamento scientifico“. Intanto si spera che non ci siano altri contagiati e negli alberghi in cui si è sviluppato il focolaio si è avviata la procedura prevista in casi di questo tipo.