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Incendi sul Vesuvio e gatti come detonatore: fake o non fake news?

A quanto pare l’argomento del giorno non è più spegnere le fiamme che stanno consumando il Vesuvio, ma comprendere se l’incendio sia stato provocato o meno, dall’utilizzo di gatti. Sul web abbiamo assistito ad un continuo ping pong tra chi ha avallato tale notizia, scatenando (giustamente) l’ira degli animalisti e chi, invece ha bollato questa notizia come falsa.

Iniziamo dal quotidiano Il Mattino che ha dato grande risalto alla vicenda dedicandole l’apertura del giorno. Tra le righe del giornale ci sono anche le dichiarazioni di Paolo Bernini che da portavoce parlamentare del Movimento 5 Stelle ha annunciato un’interrogazione da presentare a Camera e Senato.

Tuttavia il Corriere del Mezzogiorno ha invece pubblicato un articolo che smentisce categoricamente la notizia con tanto di verifica con la Forestale. Il noto quotidiano ha l’appoggio della giornalista di Repubblica Stella Cervasio che in un lungo post pubblicato su Facebook si scaglia contro coloro che danno per vera e sponsorizzano la news dei felini, portando l’attenzione sull'”incuria” con la quale è gestita l’intera situazione. Anche Roberto Saviano si è pronunciato sula vicenda pubblicando un video sulla sua pagina Facebook dove accantona l’ipotesi dei gatti incendiari, dando una spiegazione diversa: è la camorra che da fuoco alla montagna per i suoi interessi criminali.

È ovvio che un eventuale utilizzo di animali per appiccare il fuoco sul Vesuvio sarebbe un’aggravante davvero forte per i presunti piromani. Tuttavia, al di la del come, bisognerebbe interrogarsi sul perché da giorni, sta accadendo tutto questo. Soprattutto, e questo spetta alle istituzioni, è necessario intervenire con decisione per fermare la piaga che ha investito il vulcano e mettere in sicurezza i cittadini che vivono nella zona. Infine, quanto prima, bisogna individuare e arrestare i colpevoli.