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Dismissione Centrale Nucleare di Garigliano: continua la decommissioning

La Centrale elettronucleare di Garigliano è stata costruita nel 1959 nel Comune di Sessa Aurunca, l’attività è iniziata nel 1964 ed è passata un anno dopo all’Enel. Essendo un progetto non economico e poco vantaggioso la società ha definitivamente disattivato l’impianto il 1 marzo 1982. Negli anni è stata mantenuta la sicurezza al fine di tutelare l’ambiente e la popolazione, nel 1999 Sogin ha acquisito l’impianto per una bonifica ambientale: allontanare il combustibile nucleare e decontaminare le strutture.

È iniziato il processo così di decommissioning, dopo il fermo è stato eliminato tutto l’amianto, nel 2008 sono stati ripristinati gli impianti (elettrico, di ventilazione, di drenaggio liquido, di monitoraggio radiologico). Nel 2010 è terminata la procedura di bonifica dell’edificio reattore, nel 2011 è stato avviato l’iter per il lancio del bando di gara al fine di demolire il camino. Pochi giorni fa presso il Comune si è riunito il Tavolo della Trasparenza sulle attività di dismissione della centrale, convocato dal Vice Presidente della Giunta regionale della Campania e Assessore all’Urbanistica e all’ambiente Fulvio Bonavitacola. Sogin durante la riunione ha illustrato lo status dei lavori, si sta preparando alla demolizione definitiva del camino che sarà effettuata nel giro di poche settimane.

CENTRALE NUCLEARE DEL GARIGLIANOLe operazioni generale termineranno nel 2019 mentre le conclusioni delle attività di smantellamento termineranno nel 2026. “Questo appuntamento periodico del tavolo della trasparenza con Sogin e tutti i soggetti interessati allo smantellamento della centrale del Garigliano è una buona pratica di confronto partecipativo. Sogin conferma professionalità, trasparenza e massima attenzione per sicurezza e ambiente. Il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi – ha concluso Bonavitacola – consentirà di chiudere il ciclo del nucleare italiano evitando la distribuzione di stoccaggi provvisori dei materiali radioattivi presso i diversi siti in dismissione. La Regione Campania auspica che le autorità nazionali individuino presto il sito di deposito nazionale, ove trasferire i materiali residuati dalla dismissione, per poter completare in via definitiva la bonifica del sito che ospita la Centrale” ha dichiarato il Vice Presidente della Giunta regionale Fulvio Bonavitacola.