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La banca moderna è nata a Napoli

C’è stato a Napoli dal 15 al 17 giugno scorsi, un convegno internazionale di grande importanza: La nascita della banca moderna a Napoli. Una prospettiva comparativa. L’evento ha avuto lo scopo di raccontare la storia dei banchi pubblici napoletani spiegandone il ruolo fondamentale che hanno avuto nel rivoluzionare la finanza. L’incontro è stato organizzato dalla Fondazione Banco di Napoli e sono stati presenti ospiti davvero prestigiosi, tra cui il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

La banca moderna è nata a Napoli

Le attività economiche dei banchi napoletani, all’inizio, non avevano scopi commerciali ma addirittura filantropici e in taluni casi anche senza lucro. Infatti, basta pensare che le prime istituzioni bancarie napoletane sono: quattro ospedali (Annunziata; Incurabili, da cui nasce il Banco del Popolo; S.Eligio; S.Giacomo e Vittoria), due Monti dei Pegni, incaricati di fare prestiti su pegno senza interesse ai poveri (il Monte della Pietà e il Monte dei Poveri); un istituto per il ricovero di giovani donne “a rischio” (Spirito Santo).

A partire dal ‘500 la storia dei banchi pubblici napoletani è la base per quella che poi sarà la banca moderna. La tesi dello studio è stata dimostrata grazie all’ausilio di importanti documenti messi a disposizione dalla Fondazione Banco di Napoli. Dunque, si può affermare che i banchi napoletani avevano già le caratteristiche principali di una banca di oggi: la circolazione cartacea basata sulle fedi di credito; la capacità di accrescere il volume della moneta in circolazione attraverso la creazione di credito; l’introduzione dello scoperto di conto corrente.