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A Capua il primo ristorante biologico al mondo in un sito archeologico

Capua è un esempio di innovazione e valorizzazione internazionale, per la prima volta in un sito archeologico un ristorante biologico, il primo al mondo per valorizzare il patrimonio culturale.

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Giuliano Volpe, presidente del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggisti ha raccontato in un libro ‘Un patrimonio italiano’ il progetto ‘Arena Spartacus Amico Bio’ all’Anfiteatro Campano. Il testo racconta tutte le nuove frontiere del turismo con i casi esemplari sul territorio italiano, di cui ben 4 solo in Campania: le Catacombe di San Gennaro e il Parco sommerso della Gaiola a Napoli, il Museo Civico di Piedimonte Matese e il progetto dei servizi all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua VetereVenerdì 26 maggio alle 18.30 presso il salotto letterario dell’Arena Spartacus ospiterà, in occasione della finale del Festival della Letteratura’ la discussione e presentazione del libro con diversi spunti di riflessione per ‘La rivoluzione della nuova valorizzazione dei beni culturali’. A partire dalle 18 sarà possibile effettuare una visita nel circuito archeologico e, dopo la discussione, ci sarà una cena con menu dedicato al mito da Annibale a Spartaco.

“Ogni area archeologica ed ogni museo dovrebbero sempre rappresentare un luogo vitale, inclusivo, capace di suscitare curiosità, piacere, emozioni. Dovrebbero essere in grado di proporre un racconto, stimolare domande diversificate da parte di ogni categoria di visitatore e suggerire possibili risposte e garantire anche luoghi di ristoro e di pausa adeguati al progetto culturale e comunicativo, perché, ad esempio, anche la qualità del cibo è parte di un progetto culturale di qualità. Ha preso forma la prima offerta integrata ‘di identità e valorizzazione sostenibile’ della piana di Capua: servizi di accoglienza, biglietteria, servizi didattici, laboratori teatrali, naturalistici e ambientali, sala di studio e lettura pubblica, wi-fi libero, libreria, artigianato locale, design d’autore e soprattutto un’area di ristorazione di grande eccellenza, con spazi curati e sobri di caffetteria, degustazione, ristorazione biologica, con produzione biodinamica a chilometro zero” ha commentato Giuliano Volpe.