Voce di Napoli | Navigazione

Dalla passione azzurra all’ossessione bianconera: perché pensiamo sempre alla Juventus?

Signori è ora di smetterla, non se ne può più. Ormai dovrebbe essere chiaro, più ci applichiamo, concentriamo e impegniamo, e più loro vincono. Noi speriamo in un unico pronostico ogni partita? E puntualmente loro ottengono il risultato contrario. Speriamo in un piccolo “incidente di percorso“, per un loro giocatore che possa tenerlo per un po’ lontano dal campo? E sistematicamente, proprio quel calciatore, non solo resta in splendida forma ma inizia anche a mettere a segno, una dopo l’altra, prestazioni da incorniciare. Insomma diciamocelo, provare a gufare la Juventus per un tifoso del Napoli non è affatto conveniente.

Ma perché se tifiamo Napoli pensiamo sempre alla Juventus?

Abbiamo prima provato delusione e smarrimento per poi sputare ira e fiamme, a causa della cessione di Higuain e lui che fa? Va a Torino, indossa la maglia bianconera, segna 30 gol e arriva con la sua nuova squadra alle soglie del triplete. Eh no, non è giusto, proprio nell’anno in cui festeggiamo i 30 anni dal primo scudetto. Ormai i filmati dell’epoca stanno sbiadendo, tutto è salvo grazie ai nostri ricordi. A questo punto dobbiamo cambiare strategia. Quella di “odiare” a prescindere l’arcinemico e augurarsi sempre che gli capiti qualche imprevisto, è una strategia che non funziona più. Certo non è un meccanismo razionale, il napoletano (soprattutto il tifoso) ragiona con il cuore. Ci sono delle motivazioni che si scontrano in modo troppo forte con quella che è la passione per quella splendida maglia azzurra.

La diatriba storica tra Nord e Sud, il riscatto di un territorio troppo spesso al di sotto delle sue potenzialità, il nuovo vento neoborbonico, sono tra gli elementi principali che trovano nella rivalità tra Napoli Juventus un canale di sfogo. Tuttavia, iniziare a lasciare più spazio alla mente, per farla funzionare meglio, non sarebbe sbagliato e potrebbe giovare anche alla serenità del tifoso azzurro. Realizzare che i bianconeri sono una società ed una squadra fortissimi, non solo dal punto di vista delle risorse e gli strumenti, ma anche da quello organizzativo e mentale, ci farebbe notare quali potrebbero essere i nostri punti deboli e agire per tentare di rafforzarli.

Il paragone Napoli – Juventus distoglierebbe l’attenzione dalla Vecchia Signora e ci dimostrerebbe come la squadra di Maurizio Sarri sia un meccanismo tale di armonia e bellezza che sarebbe un peccato mortale non vederlo tramutare in un ciclo di vittorie. Bisognerebbe uscire dalla dicotomia Nord – Sud per pensare a cosa manca agli azzurri e alla società partenopea per poter diventare come e meglio dei bianconeri. In fondo, inconsciamente, il napoletano queste risposte già le conosce.

Il tifoso napoletano dovrebbe fare una sorta di coming out, combattere questa sua malattia e guarire da essa. L’ossessione bianconera si può sconfiggere, esiste un antidoto infallibile: l’indifferenza. Si, esatto. Bisogna essere indifferenti, “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa” diceva Dante Alighieri, il Sommo poeta. È difficile, ma il Napoli deve fare proprio così, andare per la sua strada e evitare che la Juventus diventi il suo incubo peggiore. In questo modo, abbandonando questa sorta di provincialismo, anche il tifoso napoletano potrà fare il suo salto di qualità. A quel punto visto che il suo cuore e il suo sangue sono azzurri, la società e i giocatori, non avranno più scuse per fare in modo di trasformare i sogni in realtà.