La storia di Francesco, addetto stampa dell’Angri 1927, è quella di una rivincita sulla vita e sulla malattia che ormai da 12 anni lo accompagna, il Parkinson. E’ quella di un uomo che grazie alla sua infinita forza di volontà riesce a coronare un sogno che aveva fin da bambino e che per 15 indimenticabili minuti ha “distrutto” Mister P (il nome che lui stesso ha dato alla malattia) giocando uno scampolo di partita nel campionato di Promozione campana, girone D.

Francesco D’Antuono, sabato scorso, all’età di 47 anni, ha fatto il suo esordio con la maglia dell’Angri nella sfida contro il Poseidon. La malattia non gli ha impedito di giocare per 15 minuti e di siglare il gol del momentaneo 2-2. Le emozioni provate in quell’istante lo accompagneranno per sempre e occuperanno un posto speciale nei suoi ricordi. Nonostante l’esito dell’incontro non è stato positivo (la partita è terminata con il risultato di 3-2) per lui e per tutta la squadra è stata comunque una vittoria. Il suo gol, infatti, ha una valenza che va al di là del calcio, ed è quasi una metafora della lotta contro la disabilità.
Le sue dichiarazioni sono un vero e proprio spot per chi lotta contro la malattia: “Posso dire che è stata l’unica volta che tremavo per l’emozione e non per la malattia. Quando gioco a calcio non avverto i sintomi, per questo avevo chiesto a mister Vitter di poter giocare nell’ultima gara di campionato, visto che era un match ininfluente per la classifica. Sono riuscito anche a segnare, entrando negli annali di questa squadra che tifo fin da piccolo. I ragazzi mi hanno sempre sostenuto e nella settimana che ha portato alla gara mi hanno anche spronato, dicendomi che non bastava l’esordio ma che dovevo anche segnare. Devo ringraziare veramente tutti, in primis i tifosi, che mi hanno sempre sostenuto da inizio campionato, i fratelli De Rosa che mi hanno permesso di arrivare all’Angri e poi ci tengo a ringraziare una persona che ha cambiato in meglio la mia vita, ovvero l’ex allenatore dell’Angri Guido Silvestri“.
