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Rione Sanità, fucile e droga sequestrati. Denunciato lo zio del clan Mauro

Dopo il summit di camorra interrotto la scorsa settimana, continuano a testa bassa i controlli della polizia nel Rione Sanità a Napoli.

L’operazione di saturazione, annunciata dal neo questore Antonio De Iesu, prosegue senza sosta e giovedì pomeriggio gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno trovato e sequestrato un fucile a canne mozze e diverse dosi di marijuana, pronte ad essere smerciate, all’interno di un giardino, dal quale si accedeva attraverso una scala metallica posta in un portone.
Il fucile a canne mozze, calibro 12, corredato da 4 cartucce, è risultato in buono stato di conservazione e perfettamente funzionante. Sarà la Polizia Scientifica, attraverso accertamenti tecnico-balistici, ad accertare se sia stato utilizzato recentemente negli ultimi raid intimidatori.
Nel corso dei controlli straordinari, gli agenti hanno anche sequestrato un disturbatore di frequenze telefoniche –Jammer – e una mazza ferrata, custoditi nell’abitazione di un pregiudicato di 51 anni, attualmente detenuto. La moglie di quest’ultimo è stata denunciata in stato di libertà.
Nell’abitazione di un altro pregiudicato, un 57enne zio di due pregiudicati affiliati al clan Mauro (attivo nella zona dei Miracoli e un tempo alleato degli Esposito-Genidoni-Spina), i poliziotti hanno sequestrato una videocamera che inquadrava piazzetta Gagliardi. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà.