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Napoli: la piccola Irene muore dopo un trapianto di cuore

La storia di Irene ha commosso e sensibilizzato tutta l’Italia. La bambina è morta a soli tre anni dopo esser stata sottoposta ad un trapianto di cuore. I genitori della bambina non si sono mai dati pace e sta probabilmente per emergere tutta la verità sul caso.

Due medici sono stati imputati per la morte della bambina dal Tribunale di Napoli per cui assistito dagli avvocati Carmine Danna e Augusta dell’Erario, lo specialista in cardiologia del Monaldi, Antonio Colonna, ha chiesto il giudizio abbreviato. Il processo per il pediatra di cardiochirurgia pediatrica, Guido Oppido, è stato invece rinviato a giudizio al prossimo 4 maggio. Per l’accusa entrambi avrebbero “omesso un’accurata diagnosi dello stato clinico della paziente affetta da una grave patologia cardiaca“. Dopo due anni dal fatto arrivano delle notizie sul processo.

IL FATTO. I genitori della piccola la condussero in ospedale il 16 gennaio 2015: Irene aveva febbre, tosse ed era tachicardica, ma i medici dopo averla visitata la dimisero; qualche giorno dopo le condizioni della bimba peggiorarono fino a condurre ad una crisi respiratoria. La creatura fu subito condotta presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, ma arrivò già in arresto cardiaco.