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Scandalo in Chiesa, sacerdote incontrava gigolò a Napoli. Dossier in Curia

Accuse pesanti con tanto di prova e screenshot della chat avvenute via Facebook. Un nuovo possibile scandalo è pronto ad abbattersi sulla Curia napoletana dopo le pesanti accuse rivolte al cardinale Crescenzio Sepe.

Sulla sua scrivania nelle ultime settimane è arrivato un dossier che racconta degli incontri a luci rosse che hanno visto protagonista, in particolare, un sacerdote e alcuni gigolò a pagamento.

La vicenda – così come riporta Il Mattino – inizia nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e prosegue in un appartamento privato nella zona del centro. Qui il sacerdote coinvolto nel dossier avrebbe incontrato più di qualche ragazzo (tutti maggiorenni). La conferma arriva da uno dei gigolò contattati dal prete. Il suo nome e la sua testimonianza sono nel dossier sul quale l’arcivescovo di Napoli dovrà fare chiarezza quanto prima.

Il gigolò si chiama Paolo e ha 28 anni. Ha confermato i rapporti sessuali con il sacerdote in cambio di danaro. Paolo tuttavia non sarebbe il solo. “Del “giro” – spiega Il Mattino – farebbero parte anche altri preti che, in maniera più o meno saltuaria, parteciperebbero agli incontri hard”. I fatti andavano in questo modo: i gigolò venivano adescati sui social network  su siti dedicati a incontri omosessuali. Da lì festini in appartamenti. “Il prete – racconta il 28enne – regalava venti, trenta euro ogni volta che ci vedevamo. Non gli ho mai chiesto niente, insisteva sempre lui per darmeli i soldi, alla fine me li prendevo. Che dovevo fare?”. “Navigando su internet – conclude – ho scoperto una chat per preti. Se ne hai voglia lì di preti disponibili ne trovi quanti ne vuoi anche se i napoletani sono pochi”

Incontri e festini che andrebbero avanti da diversi anni. Un fatto gravissimo sul quale il parroco di Santa Maria degli Angeli, don Mario D’Orlando prende immediatamente le distanze: “Ma che dite? Incontri con i ragazzi? Mi sembra tutto molto strano. Anzi lo ritengo impossibile. E comunque non ne so niente”.