Terra dei fuochi. Non solo le province di Napoli e Caserta, luoghi interessati dalla sversamento e dai roghi di rifiuti tossici, è proprio un simbolo della città partenopea ad essere stato utilizzato come grande discarica, il Vesuvio. A fare dichiarazioni importanti in merito alla vicenda è Ciro Gaudino, collaboratore di giustizia che ha reso testimonianze sull’attività di sversamento di rifiuti pericolosi dei clan. Il pentito in questione è un killer del clan Ascione – Papale, originario ed operante nella zona di Ercolano.
Secondo i racconti del malvivente il clan aveva trasformato le falde del Vesuvio in una discarica di 400mila metri cubi in cui veniva interrato di tutto avvelenando l’agricoltura del posto. In seguito alle sue dichiarazioni sono state effettuate indagini e sopralluoghi condotti dalla Procura di Napoli, secondo le direttive tracciate dal procuratore Giovanni Colangelo e dal suo vice, l’aggiunto Nunzio Fragliasso. Dalle immagini raccolte dal Noe (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri) e dalla Forestale la situazione appare chiara ed è la stessa che affligge i comuni dell’Agro Aversano e in particolare del Triangolo della Morte (Acerra-Nola-Marigliano). Rifiuti speciali altamente pericolosi sono stati ritrovati nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, in particolare Cava Fiengo, Cava Montone e Cava Marsiglia sono protagoniste di atti scellerati.
Si sposta dal casertano al napoletano la Terra dei fuochi. Una storia partita dodici anni fa nata dalla denuncia di Legambiente e approfondita poi negli anni da indagini giornalistiche e giudiziari non trova una conclusione. Si attendono bonifiche da parte degli enti locali e del governo centrale. Soluzioni che possano salvare la terra fertile della Campania, smembrata e avvelenata dalla camorra. Si muore di cancro più che in ogni altro posto d’Italia nella regione al Sud. L’incremento della mortalità è attribuito all’inquinamento causato dallo sversamento illegale di sostanze tossiche provenienti da diverse zone (soprattutto dalle industrie del Nord Italia).