Una notte lunga, bellissima, quella appena trascorsa da Gigi D’Alessio. Il cantante napoletano si è esibito la scorsa sera sul palco dell’Ariston con il suo brano “La prima stella”. Pubblico e critica sono dalla sua parte, la canzone è piaciuta, la performance pure e soprattutto il modo in cui l’artista ha comunicato i suoi sentimenti attraverso versi.
Questa mattina, durante il corso della conferenza stampa, l’artista partenopeo ha risposto alle molte domande dei giornalisti. Innanzitutto il primo dubbio da chiarire ha riguardato il “Dopofestival” condotto da Nicola Savino e la Gialappa’s band. Pare infatti che ieri D’Alessio abbia abbandonato in fretta e furia la trasmissione innervosito, ma Gigi ha chiarito: “Non ero affatto nervoso, mi stavo addormentando per la stanchezza. Mi sono molto divertito con Nicola Savino, ma ero stanco“. Tutti hanno notato le qualità dell’artista come conduttore comico e dunque, dopo le insistenti voci circolate negli ultimi mesi, viene chiesto a Gigi se sarà il nuovo conduttore di Made in Sud: “Io non sono un presentatore, non ho il tempo per condurre e nemmeno le capacità, ma se Made in Sud avrà una parte musicale allora me ne occuperò io interfacciandomi anche con il lato comico. Per quanto riguarda il mio lato comico si sa che noi napoletani abbiamo un po’ tutti la battuta nel sangue“.
In merito al brano cantato alla 67esima edizione di Sanremo, “La prima stella”, D’Alessio ha voluto raccontare: “Questa canzone l’ho scritta pensando a tutti gli avvenimenti che mia madre, scomparsa tanti anni fa, non ha potuto vedere e in particolare al fatto che oggi si può guarire dal tumore (malattia che la uccise). Quando perdi la mamma non puoi sopperire quel vuoto. Non troverai quel bene da nessun’altra parte. Questo è un pezzo che tutti possono dedicare ad una persona cara scomparsa perché è abbastanza comune associare ad una stella il volto di una persona amata che non c’è più“. E’ netta e palpabile la commozione dell’artista quando parla della madre e condivide con tutti un sentimento che non è sostituibile.
Infine Gigi racconta della cover con cui si esibirà sul palco dell’Ariston stasera, L’Immenso di Don Backy e Mogol: “Ci saranno tante novità“. Poi sul paragone con Clementino, rapper di Nola concorrente della kermesse sonora, il cantante prende spunto per parlare della canzone napoletana e della lingua partenopea: “Il napoletano non è un dialetto ma una lingua, ha una grammatica ed è complesso quindi noi napoletani siamo bilingue. Cantare in napoletano è un valore aggiunto non un qualche demerito. Il confronto con Clementino non esiste perché la musica permette a stili diversi di diventare un’unica cosa e creare delle meraviglie in quanto non conosce barriere“. Conclude la conferenza manifestando il suo pensiero sul Festiva di Sanremo e sugli stereotipi nati intorno alla gara sonora: “E’ una fortuna avere il Festival per la musica italiana. Noi tutti insieme dovremmo lavorare per promuoverla sempre di più perché la musica fa lavorare tantissime persone quindi più promuoviamo la musica italiana e più italiani lavorano. Attorno a questo mondo c’è tutta una macchina mediatica e persone che lavorano, come dico sempre: ‘Un’ sul’ cant’ e magnan 400′“.