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La lucertola azzurra di Capri uccisa con un cappio attorno al collo

Leggenda narra che Capri, un tempo, fosse abitata da strani animali. Elefanti, rinoceronti, ippopotami, orsi delle caverne, tigri e cervi calpestavano il suolo di questa meravigliosa isola di origine carsica. Lo testimoniano alcune ossa di animali rinvenute nella valle di Tragara. Ancora oggi però la fauna di Capri meraviglia ed incanta. Tutto merito della Podarcis sicula coerulea o lucertola azzurra, una ‘anomala’ variante della lucertola campestre che vive solo ed esclusivamente sui Faraglioni.

La lucertola azzurra è entrata a pieno titolo nella storia e nel mito di Capri ( e non solo ) a partire dal 1870, quando cioè Ignazio Cerio, medico e studioso naturalista, descrisse per primo la specie diventata leggendaria soprattutto a causa della peculiare pigmentazione azzurra della coda, del ventre, dei fianchi, e del sottocoda. Se Incontrarla è un miraggio, fotografarla è un miracolo. Eppure Martina Verga, giovane studentessa di scienze naturali all’Università di Roma, è riuscita nell’impresa.

Il suo purtroppo non è stato un successo a 360º. Mentre, infatti, era in via Valentino, una delle stradine che conducono ai Giardini di Augusto, Martina si è trovata davanti uno spettacolo davvero raccapricciante. Una carcassa della famosa lucertola azzurra, ormai in evidente stato di decomposizione, giaceva abbandonata nel bel mezzo della strada. Attorno al collo presentava i segni un cappio utilizzato con tutta probabilità per catturarla e poi ucciderla. Forse non volontariamente. Tutto è ancora da stabilire.

Il ritrovamento ha gettato nello sconforto non solo gli amanti della natura natura, i biologi, gli alpinisti e gli appassionati della specie ma anche i capresi. Questo perchè gli abitanti dell’isola, nel corso degli anni, si sono prodigati fino allo stremo pur di salvaguardare la lucertola blu adottandola addirittura come simbolo di unicità dell’isola di Capri. Purtroppo se da un lato esiste chi riesce a donare amore senza voler nulla in cambio, dall’altro lato si trovano persone incapaci di amare e persino di comprendere quanto commesso.