Luigi De Magistris è pronto a sfidare Vincenzo De Luca alle prossime regionali del 2020 in Campania. Non lui in prima persona, poiché come ha più volte detto, è impegnato fino al 2021 con la carica di sindaco di Napoli. E’ questa la grande sfida del neo partito DemA, che è diventato a tutti gli effetti un movimento politico, pronto ad affacciarsi alla politica nazionale.
Non subito, visto che potrebbe paventarsi l’ipotesi di andare al voto in questo 2017 e dunque, il neo partito fondato da De Magistris non sarebbe pronto ad affrontare le elezioni nazionali. Il primo appuntamento sarà con le amministrative che si terranno in quattro comuni in Provincia di Napoli, poi la grande sfida sarà con le regionali del 2020.
“Lanceremo la sfida a De Luca nel 2020 per le Regionali. Ma non in prima persona, perché io intendo sempre di più fare il sindaco di Napoli fino al 2021. Ma è evidente che un movimento politico che si vuole radicare si deve candidare a guidare la Regione Campania nel 2020, poi c’è tempo per vedere con quale programma, coalizione e candidato. Di sicuro nel 2020 non saremo semplici cittadini che vanno a votare“, questo è quanto ha detto Luigi De Magistris giovedì sera, dopo che si è tenuta la votazione del direttivo di DemA presso la Domus Ars a Santa Chiara.
DemA, che già è il primo partito in Consiglio Comunale di Napoli con 11 consiglieri, si prepara a essere un’alternativa, prima a livello regionale, poi nazionale, alla sinistra tradizionale. Si distacca, come ha ribadito De Magistris, anche dal nuovo movimento nascente all’interno del Partito Democratico, in contrasto a Renzi, capeggiato da D’Alema:
“Sono profondamente onorato che più persone pensino a Luigi de Magistris e a DemA per quello che si sta agitando all’interno del PD e nei pressi del PD, ma non siamo interessati a questo tipo di progetto politico. Noi non siamo per le poltrone“.
L’intenzione è quella di creare qualcosa di totalmente nuovo, ha spiegato il sindaco di Napoli:
“Sarà un movimento completamente diverso dai partiti conosciuti fino ad adesso dal Novecento, diverso anche dal Movimento Cinque Stelle. Vogliamo far convergere in un luogo tanti movimenti autonomi che da Sud a Nord del nostro Paese, e anche in Europa, stanno provando a dimostrare con i fatti che esiste un altro modo di fare politica”.
Nella giornata di ieri si è votato il gruppo di coordinamento, eletti dall’assemblea dei soci i nomi proposti da Luigi De Magistris, che è il presidente di DemA: Giuseppe Aragno, Maria Caniglia, Federico Ciancio, Alessandra Clemente, Raffaele Del Giudice, Josi Gerardo Della Ragione, Claudio de Magistris, Rosario Di Lorenzo, Mariano Di Palma, Anna Fava, Egidio Giordano, Chiara Guida, Simonetta Marino, Salvatore Pace, Enrico Panini, Carmine Piscopo, Flavia Sorrentino, Luigi Vivese.
Il prossimo step sarà a giugno quando si voteranno le cariche del movimento. Il segretario sarà il fratello del sindaco, Claudio De Magistris, tra i primi fondatori dell’associazione DemA, da cui è nato il partito. Si sono gettate le basi per qualcosa che dovrà uscire dai confini napoletani, come ha concluso Luigi De Magistris:
“Oggi si fa un ulteriore passo in avanti nella costruzione di un movimento politico: si approva lo statuto, ci si avvia a un’elezione degli iscritti che presumibilmente avverrà a giugno, con un coordinamento provvisorio. È un passaggio importante per un progetto politico di ampio respiro, oltre i confini napoletani“.