Lo stesso giorno dell’agguato che ha causato la morte del 20enne Renato Di Giovanni, i carabinieri hanno messo a segno un’importante operazione ai danni della camorra. Il blitz dei militari ha provocato l’arresto di alcuni importanti esponenti di clan camorristici che agiscono nell’area Nord di Napoli per conto degli scissionisti, gli Amato – Pagano.
Il giovani Di Giovanni è stato ucciso nel quartiere Soccavo e gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’omicidio e di comprenderne le motivazioni. Nel frattempo le forze dell’ordine impegnate nell’arresto dei boss scissionisti, hanno sferrato un duro colpo alla criminalità organizzata.

Dopo l’arresto di Rosaria Pagano, sono finiti in manette i fratelli Cancello. Quest’ultima organizzazione da tempo aveva rotto i rapporti con gli Amato – Pagano e insediandosi nel territorio tra Scampia e Secondigliano, ha iniziato a prestare i piedi anche agli uomini della Vanella Grassi.
Oltre al clan Cancello è stato colpito anche il clan Caiazza, con l’arresto dell’ex ras di Melito, Pietro. Quest’ultimo non era più boss essendo stato estromesso dagli Amato – Pagano e aveva fatto ritorno ad Afragola dove è stato arrestato. Come riportato da Internapoli, fermato anche Ciro Mauriello, ras e boss di Mugnano.
