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Leonardo Bonucci parla del figlio e della sua guarigione

Leonardo Bonucci per la prima volta si aperto e ha parlato del figlio Matteo. Quest’estate il piccolo era stato poco bene, non si sa con precisione quale fosse la sua patologia, ma aveva dovuto subire un delicato intervento chirurgico. Il difensore della Juventus ha spiegato la difficoltà vissuta in quei giorni in un’intervista al quotidiano La Repubblica.

Non ancora, è cominciata l'attesa dei progressivi miglioramenti, l'ansia di cogliere ogni piccolo passo in avanti, la speranza che il tempo necessario a dissipare i timori scorresse rapido. Abbiamo spiegato la situazione a Lorenzo, abbiamo parlato a lungo e pazientemente con Matteo per renderlo consapevole che era successo qualcosa di molto importante, ma che non doveva avere paura perché sarebbe tornato come prima. In quelle settimane sono stato sfiorato dall'idea di abbandonare il calcio, avevo completamente accantonato l'obbligo di pensare al mio lavoro. Proprio non ci riuscivo

Ha raccontato che era con la famiglia a Formentera quando Matteo ha cominciato a stare poco bene: “Gli esami diagnostici rivelano una patologia acuta. Bisogna intervenire subito, ci dice il medico. Il giorno successivo Matteo entra in sala operatoria alle otto della mattina e ne esce alle quattro del pomeriggio“. Il difensore della Juventus ha spiegato i momenti vissuti mentre suo figlio era in sala operatoria: “Ho fatto una chiacchierata con Dio: sia fatta la tua volontà, gli ho detto, ma non dimenticare che è solo un bambino“.

LEONARDO BONUCCI PIANGE IN DIRETTA PARLANDO DEL FIGLIO MATTEO 

Dopo l’operazione Leonardo Bonucci e la moglie Martina hanno spiegato cosa fosse successo all’altro figlio, Lorenzo. Poi hanno cominciato ad attendere i primi miglioramenti del piccolo Lorenzo: “È cominciata l’attesa dei progressivi miglioramenti, l’ansia di cogliere ogni piccolo passo in avanti, la speranza che il tempo necessario a dissipare i timori scorresse rapido. Abbiamo spiegato la situazione a Lorenzo, abbiamo parlato a lungo e pazientemente con Matteo per renderlo consapevole che era successo qualcosa di molto importante, ma che non doveva avere paura perché sarebbe tornato come prima”. In quei giorni difficili il difensore della Juventus aveva anche pensato di abbandonare il mondo del calcio: “In quelle settimane sono stato sfiorato dall’idea di abbandonare il calcio, avevo completamente accantonato l’obbligo di pensare al mio lavoro. Proprio non ci riuscivo“.