Si è conclusa il 27 novembre la mostra World Press Photo 2016 ospitata nella splendida Villa Pignatelli di Napoli. 150 reporter da tutto il mondo hanno esposto le loro migliori foto in un’unica rassegna. Immagini che raccontano gli eventi di un anno passato. Scatti che più di ogni altra cosa riescono a trasmettere emozioni e sensazioni di chi ha vissuto i momenti rappresentati.
La World Press Photo 2016 a Napoli è stata un vero successo. In tantissimi hanno visitato la mostra e si sono lasciati guidare foto dopo foto in un percorso lungo un anno. Il potere dell’immagine riesce a raccontare meglio delle parole l’esodo dei profughi in Serbia, il dolore delle veterane dell’esercito violate dai superiori e ancora i successi di competizioni sportive, l’arrivo degli immigrati sulla terra ferma e molto altro ancora.
Il risultato è un turbine di emozioni che colpisce lo spettatore, uno spettatore che inerme non può far altro che lasciarsi trasportare dagli sguardi dei protagonisti di quelle immagini. Uno spazio speciale è stato dedicato a Warren Richardson, il vincitore di quest’anno con Hope for a new life” (Speranza di una nuova vita). Un’immagine in cui un uomo fa passare un neonato sotto il filo spinato, che chiude la frontiera tra Serbia e Ungheria. Il dramma dei rifugiati è racchiuso tutto in quell’istante, colto dal fotografo.
La World Press Photo regala ai suoi spettatori un viaggio, un cammino tra eventi, episodi ed attimi vissuti. La realtà che emerge da ogni scatto pervade il visitatore, che non può far altro che lasciarsi trascinare tra un’immagine e l’altra, osservando l’energia che ogni istante trasmette.