Ciro Lepre è un famoso capo clan del Cavone, detenuto nel carcere di Torino, dove sta scontando una pena di 12 anni per aver estorto del denaro, in accordo con i Casalesi, da un’azienda che si occupa della pulizia di materiale ospedaliero. Lepre, noto come “Lo sceriffo”, lo scorso 28 maggio è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Molinette per un ischemia cardiaca. Da qui nasce l’appello della moglie, Vincenza Cianciulli che chiede di salvare la vita al marito.
Le condizioni di salute di Ciro Lepre sembrano essere molto critiche, dopo il primo ricovero, è stato più volte trasportato in terapia intensiva, poiché come dicono i suoi avvocati, Luigi Marchionne e Claudio Davino, soffrirebbe di una patologia epatica. I difensori hanno anche richiesto per il loro assistito gli arresti domiciliari in una struttura adeguata alle cure per Lepre. Intanto la Corte d’Appello ha nominato un perito per verificare le reali condizioni di Lepre e, dopo aver confermato le patologie del paziente, ha disposto il trasferimento in una struttura di Pavia e in seguito in una clinica carceraria.
Inoltre, ha specificato che la distanza da Napoli non dovrebbe essere un problema. I legali, infatti, avevano chiesto che fosse ricoverato in un ospedale più vicino ai suoi familiari, così da poter permettere loro di offrirgli un’assistenza costante. La Corte d’Appello ha rifiutato la richiesta della difesa. Per questo motivo Vincenza Cianciulli ha lanciato un appello sul quotidiano Il Roma, in cui chiede che il marito sia portato in una struttura specializzata: “Mio marito sta morendo, salvatelo“.