Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, precisamente alle ore 3:00, si inserisce l’ora solare, spostando le lancette un’ora prima si guadagnano 60 minuti di sonno perdendo però un’ora di luce. Questo appuntamento è ormai un’abitudine, ma è sempre stato cosi? Non proprio, infatti oggi l’ora legale compie 100 anni.

Nel 1784 Benjamin Franklin per risparmiare sulla spesa delle candele propose di obbligare la popolazione ad alzarsi prima, questa idea fu poi ripresa dal costruttore britannico William Willett. Nel 1916 la Camera dei Comuni diede via libera al British Summer Time che determinava lo spostamento delle lancette un’ora avanti durante l’estate. Dopo il Regno Unito altri paesi seguirono lo stesso esempio. L’introduzione dell’ora legale ha lo scopo di garantire un risparmio energetico, infatti induce un maggiore sfruttamento delle ore di luce. Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ha determinato un risparmio in termini energetici di 580 milioni kilowattora (diciamo quello che consumano 200 famiglie in un anno). In termini economici è stimato un risparmio per il 2016 di 94,5 milioni di euro.
Dal 1996 tutti i paesi dell’Unione Europea hanno adottato lo stesso calendario per quel che concerne l’ora legale. Il parlamento ha stabilito nello stesso anno a che ora dovesse essere effettuato il cambio lancette, lo stesso provvedimento è stato accolto dall’Italia. La scelta di effettuarlo in quell’ora è ovviamente dettata dalla comodità per evitare l’impatto sulla circolazione e sui servizi pubblici.
