Dopo anni di voci e continue smentite a quanto pare la nota catena di caffetterie americane Starbucks arriva in Italia e apre il suo primo store a Milano. Il presidente CEO della famosa catena, Howard D. Schultz, ha annunciato l’arrivo del primo bar nel 2017 in pieno centro, ad occuparsene sarà l’imprenditore Antonio Percassi (Gruppo Percassi), puntando poi a prossime sedi in tutta Italia.
La nota azienda è nata nel 1971 a Seattle, negli Stati Uniti e la ritroviamo quasi in ogni angolo del mondo con oltre diciassettemila negozi. Molti italiani quando vanno all’estero sono ben felici di consumare del caffè americano lungo, accompagnato da un dolcetto, ma siamo così sicuri che funzionerebbe anche all’inverso? Ovvero se la catena aprisse le sue sedi proprio in Italia?
Certo è che la nostra è una lunga tradizione, in particolare noi napoletani sentiamo molto la connessione a quella gradevole abitudine della “tazza di caffè”. L’azienda potrebbe fare faville a Milano, il capoluogo lombardo è sicuramente molto modaiolo e per questo si presterebbe bene all’introduzione, i ragazzi amano rilassarsi sulle poltrone di Starbucks bevendo e chattando. Inoltre non sarebbe il primo, c’è già Arnold Coffee con ben due sedi centralissime. A Napoli qualche imitazione c’è, ma è pur vero che propone comunque l’immancabile espresso, pertanto le varianti di Starbucks sono piuttosto italianizzate.
La tradizione partenopea del caffè è un rito sacro, non solo un’occasione per incontrare un amico, ma soprattutto un momento di gloria per il palato che si lascia avvolgere da quell’aroma unico al mondo. Negli ultimi anni su internet addirittura sono state promosse raccolte da parte di persone che chiedevano l’apertura della catena anche in Italia, ma questi posti sono molto diversi dal bar in stile italiano. Siamo veramente sicuri che funzionerebbe?
