Morire per un malore allo stadio può essere un tragica fatalità ma alle volte intervenire nei tempi e nei modi giusti spesso può essere provvidenziale.
Invita a riflettere il dramma vissuto sabato scorso allo stadio San Paolo durante Napoli-Roma, dove poco dopo il fischio d’inizio della partita un uomo sui 65 anni, Saverio Cirillo di Torre Annunziata (Napoli), ha perso la vita dopo un attacco cardiaco. Inutile la corsa nel vicino ospedale San Paolo di Fuorigrotta ma i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Secondo la denuncia – via Facebook però – di un tifoso-medico presente nel settore Distinti, a pochi metri dalla postazione dove la vittima sedeva in compagnia del figlio, il primo soccorso fornito dai sanitari presenti al San Paolo è stato decisamente imbarazzante. Ecco il suo duro sfogo:
“Oggi sono stato allo stadio e non vi racconterò la partita perché tutti sappiamo come è finita ma questo episodio che ancora mi sconvolge. Settore distinti superiori ore 15,05 anello superiore altezza del varco 12 nella fila subito dietro la mia questo signore che non conoscevo si sente male. Aveva presumibilmente una età compresa tra 65/70 anni ed era in compagnia del figlio. In pochi attimi capisco la gravità della situazione e immediatamente mi precipito a chiamare l’hostess presente la quale chiama subito quelli del primo soccorso. Qui succede l’incredibile, arrivano quattro/cinque personaggi con una tuta che sarebbe dovuta essere indossata da soccorritori ma che erano del tutto incompetenti. Non avevano una barella, continuavano a gridare: “prendi il telo, dove è il telo?!”
Non avevano una borsa con farmaci di primo soccorso, un apparecchio della pressione e neanche a dirlo un defibrillatore. D’altronde poi mi domando anche se lo avessero avuto che se ne facevano se non hanno provato nemmeno a fare un massaggio cardiaco.
Ma la cosa più assurda è stata che vistosi avviliti si sono caricati a braccia questo poveretto scendendo tutte le scale con il signore privo di conoscenza, con la lingua tirata e in condizioni disastrose. È inutile dire che mentre scendevano quelle maledette scale sono caduti per ben tre volte e con loro il povero tifoso agonizzante. Sono rimasto sconvolto e non è possibile tutto ciò.
Andrebbe fatta una denuncia ma non saprei nemmeno come fare e cosa denunciare ma invito il figlio, se mai riuscisse a leggere queste mie righe a chiedere giustizia. NON SI PUÒ MORIRE COSÌ!!!!!”