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Dario Fo, il ricordo di Napoli città “Nobile e crudele”

Si sono spente le luci del teatro e il sipario è calato sul palcoscenico. Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, è stato un grande protagonista della cultura italiana. Il suo ricordo sarà sempre acceso e le sue interpretazioni indimenticabili.

Il legame tra Fo e Napoli è stato molto forte. Il principale filo conduttore è rappresentato ovviamente dell’arte e dallo spettacolo. Spesso il drammaturgo lombardo è stato in questa città da lui definita “maestra da secoli, di cultura e dell’antica nobilissima arte del palcoscenico“.

Da ricordare l’omaggio che il premio Nobel ha reso a Palazzo Madama al grande Eduardo De Filippo in occasione della commemorazione per il commediografo napoletano. Dario Fo, in memoria di Eduardo ha anche scritto una prefazione per un libro dedicato proprio al grande De Filippo: Vita di Eduardo, di Fabrizio Giannusso.

Dario Fo diceva di Eduardo: “impossibile non evidenziare il suo modo di concepire il teatro, del l’uso del silenzio, il valore delle pause, dei ritmi, l’invenzione di una lingua teatrale. Molti ancora non avevano capito: pensavano che Eduardo parlasse in dialetto, invece si era completamente reinventato una lingua“.

Tuttavia Dario Fo è stato anche vittima di un brutto episodio di cronaca avvenuto nel 2005, dove un parente dell’attore – regista, è rimasto vittima di una rapina che ne ha causato la morte. In questo caso Fo ha espresso attraverso delle sue dichiarazioni tutto il suo dolore, “Napoli una città bella e crudele“, luogo di infinite contraddizioni.

Dario Fo, il ricordo di Napoli città "Nobile e crudele"

Dario Fo, tra la commemorazione e un brutto episodio di cronaca

Era il 2009 quando Dario Fo ha scritto un articolo promuovendo le iniziative del “Napoli Teatro Festival, evento importante che è stato occasione di rilancio del teatro partenopeo. Uno scenario di cui il premio Nobel ha fatto parte consentendo di arricchire una vetrina che ha messo in mostra i talenti della cultura e dello spettacolo di Napoli.

Ma non è stato tutto rose e fiori il rapporto tra il drammaturgo e la città. Nel 2005 il suo consuocero è stato vittima di una rapina che ne ha causato la morte. In quel caso i familiari distrutti dal dolore posero l’attenzione sulle contraddizioni di Napoli, città meravigliosa dove però si può anche morire per una rapina.

In ricordo di Dario Fo, sono tante le personalità politiche e dello spettacolo che hanno omaggiato il celebre attore e regista: dal Sindaco Luigi De Magistris e il Governatore Vincenzo De Luca ad Antonio Bassolino. L’attore Salvatore Esposito, il cantante Nino D’Angelo e lo scrittore Roberto Saviano. Parole e immagini pregne di commozione ma anche di esaltazione per una personalità, la cui vita ha dato tanto a questo paese.

Proprio Roberto Saviano ha pubblicato un lungo post sulla sua pagina ufficiale di Facebook per ricordare e omaggiare il maestro appena scomparso. Afferma lo scrittore: “Non c’è intellettuale, poeta, scrittore, drammaturgo, attore cui io sia più legato che a Dario Fo. E gli sono debitore per l’appoggio e la protezione. L’affetto disinteressato, quello che in cambio non vuole niente, quello fatto di poche parole, è quanto di più prezioso si possa incontrare nella vita. Il dolore che provo ora è grande e smisurata è la riconoscenza verso un genio vero, non solo del teatro e della letteratura, ma soprattutto della vita.
P.s. nelle foto, un quadro che Dario dipinse per me. Mi ci riconosco. Mi ha ritratto pensoso, ma immerso nei colori e… senza scorta“.

Il post di Salvatore Esposito

Il post di Nino D’Angelo

Il tweet del Sindaco di Luigi De Magistris

Il tweet del Governatore Vincenzo De Luca

Il post di Antonio Bassolino

È morto Dario Fo, premio Nobel per la letteratura