di Ciro Cuozzo e Sveva Scalvenzi
AGGIORNAMENTO
Ha trascorso una notte tranquilla il ragazzo di 15 anni ferito ieri all’uscita da scuola da un compagno di 14 anni. Secondo fonti dell’ospedale Monaldi, a Napoli, le sue condizioni migliorano. In giornata sarà sottoposto a visite specialistiche. In base al loro risultato, si valuterà la possibilità di trasferirlo in reparto dalla terapia intensiva dove si trova ora ricoverato. I sanitari confidano in una evoluzione positiva delle sue condizioni.
Il ragazzino è stato accoltellato da un compagno di classe all’uscita di scuola. E’ quanto accaduto oggi nel cortile di una scuola media del centro di Napoli, l‘istituto Teresa Confalonieri di vico San Severino.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti di polizia intervenuti sul posto, in seguito a una discussione nata per futili motivi, la vittima è stata raggiunta da un fendente all’emitorace sinistro sferrato dal compagno di classe.
I due sarebbero prima venuti alle mani, poi all’uscita di scuola il tragico epilogo, con l’aggressore, un ragazzo di 14 anni, che ha accoltellato il compagno di classe.
Soccorso da un commerciante della zona e trasportato d’urgenza all’ospedale Loreto Mare di Napoli, il giovane è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico ed ora è fuori pericolo di vita. Dopo l’intervento la vittima è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Monaldi. Secondo i parenti del ragazzino, si tratterebbe di bullismo: una situazione che andava avanti già da tempo. La motivazione che avrebbe condotto alla lite sfociata nel sangue pare sia la gelosia in quanto i due si contendevano una ragazzina.
“Il fenomeno della violenza sociale giovanile investe profondamente la scuola, pur essendo generato da fattori esterni. Quella di oggi è l’ennesima ferita al cuore della Città – dichiara l’Assessore al Welfare Roberta Gaeta – ma l’Amministrazione Comunale è presente sul territorio e combatte attivamente ogni giorno per contrastare storie simili. Non smetteremo mai di lavorare su politiche di prevenzione e di azione incentrate su interventi di carattere sociale, relazionale, inclusivo ed educativo. Prevenire significa innanzitutto favorire e potenziare tutte quelle condizioni individuali, familiari e sociali che proteggono ciascun bambino e adolescente, ostacolando l’instaurarsi di dinamiche aggressive; ed è proprio in questa direzione vanno le diverse iniziative di contrasto attivate negli ultimi anni dall’Amministrazione, al fine di rendere possibile una maggiore coesione ed inclusione sociale per contrastare i fenomeni di violenza giovanile.”