Se ne stava seduta su uno sgabellino all’uscita della tangenziale di Agnano a Napoli in attesa di essere abbordata.
Quando gli agenti della polizia municipale si sono fermati per chiedere spiegazioni alla ragazza vestita in modo appariscente e ben curata nell’aspetto, non hanno creduto ai loro occhi. Dietro quella ‘maschera’ si celava una giovane, sicuramente minorenne, che passava da diverse settimane le sue giornate tra l’uscita della tangenziale e l’Ippodromo di Agnano.
Agli agenti la ragazzina di origini romene ha raccontato di essere maggiorenne e di trovarsi da sola in Italia. Nella sua borsa c’erano 21 profilattici, un pacco di fazzoletti umidificati, due rossetti, una crema e 105 euro.
Priva di un documento di riconoscimento, la ragazzina è stata condotta dalla polizia municipale all’ospedale Santobono dove, in applicazione del protocollo d’intesa per l’accertamento dell’età stipulato con la Procura, sono state svolte tutte le verifiche del caso ed è stata accertata un’età di circa 16 anni.
Emersa la verità, la giovane è scoppiata in lacrime e ha raccontato la sua vera storia. In un italiano perfetto, ha riferito agli agenti di provenire dal campo rom di via Virginia Woolf nel quartiere Ponticelli (attualmente sottoposto a sequestro dalla Procura di Napoli) e di vivere una difficile situazione familiare: il papà è deceduto in passato mentre la madre, con la quale ha litigato, è tornata in Romania da pochi mesi.
Ha raccontato inoltre di prostituirsi da circa 5 mesi e di chiedere ai clienti 30 euro per avere rapporti sessuali, 50 per averli in un albergo della zona. La 16enne è stata affidata a una struttura protetta in attesa degli ulteriori accertamenti sulla sua storia: le sue dichiarazioni saranno integrate nelle indagini già da tempo avviate dagli investigatori della polizia locale di Napoli per far luce sulle attività illecite dei campi rom e sul fenomeno della tratta di minorenni ai fini dello sfruttamento sessuale.